Meglio leggere Telegraph e Economist
Editoriale di Mario Sechi
Testata: Libero
Data: 14/09/2024
Pagina: 1
Autore: Mario Sechi
Titolo: Il falso racconto del bunker di Palazzo Chigi

Riprendiamo da LIBERO di oggi, 14/09/2024, a pag.1 con il titolo "Il falso racconto del bunker di Palazzo Chigi" l'editoriale di Mario Sechi.


Mario Sechi

Giorgia Meloni viene descritta dalla stampa italiana di sinistra come chiusa nel bunker e alla caccia di nemici immaginari. Invece la stampa straniera, soprattutto quella britannica, ne parla molto bene.

La lettura dei giornali della sinistra e i dibattiti televisivi che ne seguono il copione sono surreali: Giorgia Meloni viene descritta come chiusa nel bunker, intenta a scovare nemici immaginari, lo staff di Palazzo Chigi impegnato a sgominare bande di cospiratori. Ugo Tognazzi avrebbe definito la faccenda una “supercazzola”, ma la realtà è che questo spartito è diventato l’unico possibile per un’opposizione che non ha argomenti da portare avanti, visto che il campo largo è un campo allagato e il Partito democratico, che dovrebbe essere il faro dell’alternativa di governo, è ridotto alla lettura dei cablogrammi di Chiara Valerio su Repubblica.
Prendiamo il caso Sangiuliano-Boccia, il ministro ha sbagliato, ha perso la brocca, pensava fosse amore, ha mischiato il letto e l’ufficio di Stato, insomma, ha fatto un casino e si è dimesso. I gazzettieri progressisti hanno provato a tenere il gas aperto, Maria Rosaria da Pompei ha dato fuoco alle polveri, salvo poi scappare di fronte a dei giornalisti veri che le facevano domande non concordate.
Tutti immaginavano enormi sfracelli, il crollo della fiducia, il giorno del giudizio. Non è successo niente di tutto questo: Fratelli d’Italia ha aumentato i consensi, gli italiani, con tutto il rispetto, se ne fottono dei guai sotto le lenzuola di Sangiuliano, hanno fiducia nel centrodestra e la toglieranno non per i gossip ma solo se governerà male.
Siamo al paradosso che se escludiamo i pochi giornali conservatori le cose più obiettive le scrivono all’estero. Bastava leggere il Telegraph ieri per scoprire che il primo ministro britannico laburista Keir Starmer verrà lunedì a Roma per apprendere da Meloni come fermare l’ondata migratoria che sta creando una situazione da quasi crisi di governo nel Regno Unito. L’Economist qualche giorno fa ha dato atto ancora una volta a Palazzo Chigi di aver lavorato bene, e il settimanale non è mai stato particolarmente generoso con l’Italia. La realtà è che il governo taglierà il nastro dei due anni in salute, che i ministri possono cambiare (e probabilmente accadrà ancora) ma gli italiani credono nella prima donna.

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