Vorrei sapere: chi diavolo giustifica l’assassinio con un colpo alla nuca di sei ostaggi innocenti?
Commento di Ben Lazarus
Testata: israele.net
Data: 12/09/2024
Pagina: 1
Autore: Ben Lazarus
Titolo: Vorrei sapere: chi diavolo giustifica l’assassinio con un colpo alla nuca di sei ostaggi innocenti?

Riprendiamo dal sito www.israele.net - diretto da Marco Paganoni - un articolo di Ben Lazarus tradotto da Times of Israel, dal titolo "Vorrei sapere: chi diavolo giustifica l’assassinio con un colpo alla nuca di sei ostaggi innocenti?".


Ben Lazarus

Schermata dall’ultimo sondaggio mensile Harvard CAPS/Harris Poll. La "fetta" rossa è quella di chi ritiene "giustificata" l'uccisione dei sei ostaggi israeliani da parte di Hamas. Come è possibile che qualcuno (quasi uno su cinque) sia mostro fino a questo punto?

Chi diavolo è quel 18% che ritiene giustificato l’assassinio dei sei ostaggi?

Nel complesso, il sondaggio mensile HarvardHarris pubblicato negli Stati Uniti lunedì mostra un persistente ampio sostegno per Israele.

Il 79% degli intervistati sostiene Israele più di Hamas, rispetto all’80% del sondaggio mensile precedente (agosto è stato saltato). Dovremmo considerarla una buona notizia e la conferma che – come ogni mese da ottobre in poi – la stragrande maggioranza della popolazione in America è a fianco di Israele.

Ma questo mese è stata aggiunta una domanda: “Ritieni che l’esecuzione di ostaggi che stanno per essere tratti in salvo sia un atto criminale e atroce, o è qualcosa di giustificato dalle azioni di Israele?”

Come si può vedere dall’immagine (clicca qui per il rapporto completo), il 18% degli intervistati ritiene che l’assassinio dei sei ostaggi sia giustificato.

Personalmente sono uno che tende a vedere il mezzo bicchiere pieno, e saluto il fatto che la stragrande maggioranza degli americani di ogni età e convinzione politica sia dalla parte di Israele.

Tuttavia, mi domando: chi è quel 18% che, estrapolato sull’intera popolazione degli Stati Uniti, significa circa 46 milioni di persone?

I sondaggi sono spesso inaffidabili, ma la mia ipotesi è che queste siano quelle persone che rigurgitano retorica antisemita e antisionista: nell’estrema sinistra, nell’estrema destra, nei gruppi fondamentalisti e fra i dimostranti nelle strade e nelle università.

Forse è indicativo il fatto che la fascia d’età più negativa verso Israele su questa questione non sia quella dei 18-24 anni, ma quella dei 35-44 anni: verosimilmente, più gli insegnanti che gli studenti, più i genitori che i ragazzi.

Quarantasei milioni sono un sacco di gente. Quand’anche non fossero esattamente 46 milioni, si tratta comunque di decine di milioni.

Come il 7 ottobre, l’assassinio dei sei ostaggi (a sangue freddo, con un colpo alla nuca, dopo quasi undici mesi di tortura fisica e mentale nei tunnel di Hamas ndr) non può essere giustificato da nessuna persona dotata di senso morale. Secondo la mia opinione personale, ovviamente.

Sono ben felice di annoverare l’America e la sua popolazione fra i miei alleati. Ma se questa è la statistica negli Stati Uniti, posso solo immaginare cosa sarà in altri paesi.

Materia di riflessione e di preoccupazione, dentro una notizia altrimenti positiva.

(Da: Times of Israel, 9.9.24)

 

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