27/5/02 Terroristi palestinesi: Garantisce Maraini
l'arrivo dei terroristi palestinesi in Italia
Testata: Corriere della Sera
Data: 26/05/2002
Pagina: 1
Autore: Dacia Maraini
Titolo: L'ARRIVO DEI TERRORISTI PALESTINESI NON CI DEVE FARE PAURA
L'ARRIVO DEI TERRORISTI PALESTINESI NON CI DEVE FARE PAURA
di Dacia Maraini

A una lettrice che protesta contro l'arrivo dei terroristi palestinesi in Italia, Dacia Maraini, nota esponente delle Donne in Nero, risponde:

Credo che, fra tutti gli immigrati che sbarcano costantemente nel nostro Paese, i palestinesi rimasti a lungo nella Basilica della Natività a Betlemme

un grosso applauso a Dacia Maraini! Questa è davvero la migliore sentita finora sull'argomento! O forse la signora Maraini, in possesso di notizie che a noi erano sfuggite, intende dire che i palestinesi erano entrati per un momento di raccoglimento e poi vi si sono trattenuti a lungo perché, catturati dalla santità del luogo, non riuscivano più a smettere di pregare?
un grosso applauso a Dacia Maraini! Questa è davvero la migliore sentita finora sull'argomento! O forse la signora Maraini, in possesso di notizie che a noi erano sfuggite, intende dire che i palestinesi erano entrati per un momento di raccoglimento e poi vi si sono trattenuti a lungo perché, catturati dalla santità del luogo, non riuscivano più a smettere di pregare?

siano quelli che dobbiamo temere di meno. Prima di tutto perché sappiamo chi sono e come si chiamano

ah, ecco! Se ti capita in casa uno e sai che si chiama Josef Mengele, perché mai dovresti preoccuparti?

E poi, si tranquillizzi, mica vengono lasciati liberi di circolare.

Garantisce Maraini?
Non credo che ci sia niente da temere da loro, che hanno di fronte il dolore di un lungo esilio.
Ci rendiamo conto che ogni commento risulterà inadeguato, di fronte a tanto cinismo, ma vogliamo provarci ugualmente: la signora Maraini non ritiene di dover spendere una sola parola di cordoglio per le vittime innocenti di questi efferati assassini, non una parola di solidarietà per i parenti delle vittime, niente: solo un'accorata, partecipe tristezza per un "esilio" che rappresenta una pena infinitamente più lieve di quella che qualunque altro assassino dovrebbe scontare in qualunque Paese del mondo.
Devo dire che il suo odio mi addolora, non è con l'aggressività e con la discriminazione che si eliminano i pericoli del terrorismo.
La lettrice, per la verità, aveva scritto che gli arabi "odiano le donne, basta vedere come le trattano, odiano i cristiani, odiano gli ebrei": indubbiamente opera una generalizzazione, forse non del tutto opportuna, ma in nessun punto della sua lettera si trovano parole di odio, senza contare che appare un po' difficile affermare che gli arabi in generale scoppino di amore per le donne, per i cristiani e per gli ebrei. Quanto al resto, i terroristi che sono partiti dall'Arabia Saudita per andare a colpire le Torri Gemelle, in che modo avrebbero subito l'aggressività e la discriminazione di cui la signora parla?

Fra l'altro le ricordo che è recentemente tornato a colpire un terrorismo tutto nostro, italiano e violento al punto che non ha esitato a uccidere un uomo inerme e mite come il professor Marco Biagi.
Fra l'altro ricordiamo alla signora Maraini che fra le nostrane Brigate Rosse e i terroristi dell'OLP ci sono sempre stati stretti legami. Sembra anche di poter dedurre che la signora non deve considerare affatto inerme e mite una bambina israeliana di cinque anni assassinata nel suo letto, visto che contrappone il nostro terrorismo, italiano e violento, a quello palestinese che evidentemente, oltre a non essere italiano, non è neanche violento.

Non credo che gli arabi vogliano distruggere l'Europa.
Ma certo! Quando mai si è sentito un arabo dichiarare una cosa simile?
Tanto meno i palestinesi che in questo momento sono in condizione di inferiorità e di segregazione, sotto la minaccia delle bombe e dei carri armati di Sharon.
Evidentemente la signora Maraini ha già dimenticato che cosa succedeva due mesi fa, quando i palestinesi non erano sotto una così pressante minaccia dei carri armati di Sharon (delle bombe no: quelle le usano i terroristi palestinesi, evidentemente la signora ha fatto un po' di confusione). O forse non se n'è dimenticata affatto ma gliene importa ben poco: non a caso più di una volta ha pubblicamente dichiarato di non vedere alcuna differenza fra gli esperimenti condotti sulle cavie animali e quelli che venivano condotti sulle cavie umane ebree nei campi di sterminio.
E' consolante però sapere che ci sono tanti ebrei israeliani che si stanno battendo per una convivenza pacifica con i palestinesi e per la formazione di uno Stato palestinese a cui hanno assolutamente diritto.

E' sconsolante però non sapere di arabi palestinesi che si stiano battendo per una pacifica convivenza con gli israeliani (anche perchè rischierebbero il linciaggio in quanto filoisraeliani) e per la sicurezza a cui lo stato di Israele ha assolutamente diritto.




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