Riprendiamo da LIBERO di oggi, 07/09/2024, a pag. 7, con il titolo "Il tour di Zelensky arriva in Italia: 'Grazie al governo per l'aiuto'" la cronaca di Matteo Legnani.
L’eco della presa della regione russa di Kursk (che pur le truppe ucraine stanno continuando a controllare) sta svanendo. L’altro giorno una sventagliata di missili e droni sulla città di Poltava ha provocato più di 40 morti e quasi 200 feriti. E l’inverno, questione di settimane, è alle porte. Bisogna tenere viva la fiammella dell’attenzione degli alleati. E così, a circa un mese dal vertice Nato di agosto, il presidente ucraino Volodymir Zelensky ha iniziato un nuovo tour col cappello in mano, per raccogliere armamenti, finanziamenti destinati alle sue forze armate e aiuti umanitari alla popolazione.
Ieri, nella base aerea di Ramstein, in Germania, ai ministri della Difesa dell’Unione Europea Zelensky ha chiesto maggiore rapidità nell’arrivo del materiale promesso e il permesso di attaccare obiettivi in Russia con le armi a lungo raggio fornite dall’Occidente. «Abbiamo bisogno della determinazione e dei mezzi dei nostri partner per fermare il terrorismo aereo russo», ha detto sui social il presidente ucraino da Ramstein, dove ha incontrato anche il segretario alla Difesa americano, Lloyd Austin, oltre al cancelliere tedesco Olaf Scholz, dal quale ha ottenuto la conferma dell’arrivo di altri 150 milioni di euro in aiuti militari.
SERVONO «DECISIONI RAPIDE»
Zelensky ha aggiunto che «è fondamentale che tutte le armi dei pacchetti di sostegno già annunciati raggiungano finalmente le brigate combattenti», ha insistito sulla necessità di «decisioni rapide sulle armi a lungo raggio» e ha anche chiesto più armi per respingere le forze russe dal territorio ucraino e in particolare nella regione di Donetsk.
«Il mondo ha abbastanza sistemi di difesa aerea per garantire che il terrorismo russo non ottenga risultati e vi esorto a essere più attivi con noi sulla difesa aerea», ha detto durante l’incontro chiedendo esplicitamente di autorizzare l’uso di armi a lungo raggio «non solo sul territorio occupato dell’Ucraina, ma anche su quello russo». Mosca ha subito circa 6.000 vittime tra morti e feriti in un mese di operazioni ucraine nella regione russa di Kursk, dove le truppe di Kiev controllano più di 1.300 chilometri quadrati e un centinaio di città, ha aggiunto Zelensky che, nel corso di una conferenza stampa congiunta con il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin, ha spiegato ancora una volta che l’operazione ucraina a Kursk è servita a impedire alla Russia di aprire un nuovo fronte con un attacco transfrontaliero contro la regione ucraina di Sumi.
Da Ramstein Zelensky ha annunciato la prosecuzione della sua missione Il leader ucraino ha voluto ringraziare in particolare tre Paesi per l’aiuto e il sostegno militare ed economico ricevuto in questi due anni e mezzo di guerra: Stati Uniti, Germania e Italia. «L’Italia sta facendo di tutto con noi per portare avanti la formula di pace. L’Ucraina non sta chiedendo niente di più che quello che il vostro Paese o che altri Paesi hanno fatto o stanno facendo.
Noi semplicemente non vogliamo dover seppellire le nostre mogli o i nostri bambini perché sono stati uccisi da missili russi. Vogliamo che i bambini ucraini non debbano più soffrire. Vogliamo che l’eredità di generazioni di ucraini non venga distrutta per la forza russa» ha detto Zelensky a Villa D’Este.
«Vogliamo più di tutto che finisca la guerra ma non attraverso la distruzione del nostro Paese e della nostra cultura. Non ci lasciano scelta se non combattere e difendere la nostra vita. Siamo costantemente sotto attacchi missilistici ogni giorno e ogni notte». Poi ha lanciato uno sguardo al dopo-guerra: «L’Italia aiuterà l’Ucraina nella ricostruzione. Stiamo preparando una conferenza (da tenere) l’anno prossimo in Italia, incentrata sulla ricostruzione in Ucraina» aggiungendo che «già qui a Cernobbio incontrerò la presidente Meloni e rappresentanti di imprese italiane e ho fiducia che insieme raggiungeremo importanti risultati per proteggere vite umane e ricostruire il nostro Paese». L’asse con Roma è saldo: «Voglio dire grazie per il sostegno a Tajani, abbiamo ottimi rapporti con lui, abbiamo dialogato a lungo e sono grato per i sistemi di difesa messi a disposizione dall’Italia e dalla Francia».
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