Riprendiamo da LIBERO di oggi, 07/09/2024, a pag. 15 con il titolo "Il piano di Israele: impedire la fuga di Sinwar da Gaza" la cronaca di Mirko Molteni.
Mirko Molteni
L’operazione militare israeliana in Cisgiordania continua fra alcune stasi. Ieri l'agenzia di stampa palestinese Wafa ha riportato che le truppe ebraiche «si sono ritirate all'alba da Jenin», dopo 10 giorni. Secondo i palestinesi, nella sola Jenin sono stati uccisi 21 palestinesi, dopo rastrellamenti con bulldozer corazzati.
Israele, le cui truppe sono schierate dal 28 agosto anche in altre zone della Cisgiordania, come Tulkarem e Nablus, ha precisato che «l’operazione continuerà finché non saranno raggiunti tutti gli obbiettivi». L’esercito ha spiegato che, fra gli uccisi a Jenin, 14 erano armati, inoltre sono stati arrestati 30 ricercati e disinnescate 30 bombe piazzate in città. In tutta la Cisgiordania, finora l’operazione ha portato all’uccisione di 40 palestinesi, mentre i ricercati catturati sono 46.
Soldati israeliani, oggetto di una protesta di piazza dei palestinesi di Beita, vicino Nablus, hanno sparato uccidendo un’attivista turco-americana di 26 anni, Aysenour Ezgi Eygi, membro della ong International Solidarity Movement. L’esercito ha aperto un’inchiesta e afferma: «È stato aperto il fuoco contro un istigatore principale che scagliava pietre contro i soldati e poneva una minaccia. Il fatto che sia stato ucciso con armi da fuoco un cittadino straniero è sotto indagine». La morte della Eygi ha suscitato negli Stati Uniti il «cordoglio» del Dipartimento di Stato. Più critica la Turchia, il cui ministero degli Esteri ha parlato di «assassinio», accusando Israele di «intimidire chi viene in aiuto dei palestinesi». Nella West Bank è stata anche uccisa una ragazza palestinese di 13 anni, Bana Amjad Bakr, colpita nel villaggio di Qaryut, vicino Nablus, da soldati intervenuti in uno scontro fra palestinesi e coloni ebrei.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
Nella Striscia di Gaza, raid aerei israeliani hanno ucciso 17 palestinesi in vari attacchi su Rafah, Nuseirat e Zeitoun. Secondo Al Jazeera «i soldati israeliani sono forse al lavoro per ampliare il corridoio di Netzarim», la strada militare che taglia la Striscia e che Israele vuol presidiare in caso di tregua con Hamas.
Israele vuole tenere truppe anche sul corridoio Filadelfia, al confine egiziano, che, secondo l’intelligence, Hamas vorrebbe sguarnito per consentire al suo capo Yahya Sinwar di evacuare la Striscia «fuggendo in Iran con gli ostaggi ebrei».
Il giornale tedesco Bild ha pubblicato estratti di un documento segreto di Sinwar, trovato dai soldati su un computer a Gaza, che esorta a «usare la pressione psicologica sulle famiglie dei prigionieri». Non a caso Hamas ha mostrato su Telegram un video dell'ostaggio Hersh Goldberg-Polin, a doppia cittadinanza israelo-americana, ancora vivo nelle immagini, ma trovato morto settimana scorsa. Un modo per tentare di dividere USA e Israele, dato che Washington pressa il premier Benjamin Netanyahu per un accordo. Fra le proteste contro il governo israeliano, un corteo di centinaia di persone ha marciato a Tel Aviv in una sorta di funerale simbolico dei 27 ostaggi recuperati morti a Gaza, facendo sfilare 27 bare finte.
Sul fronte del Libano, dopo un attacco di droni sferrato da Hezbollah sulla città israeliana di Abirim, l'aviazione dell’IDF ha reagito bombardando basi dei miliziani filoiraniani ad Aitaroun. Un altro attacco aereo, compiuto da caccia non identificati, ma forse israeliani, ha invece distrutto un convoglio che portava armi iraniane dall’Iraq alla Siria, destinate ai pasdaran colà dislocati e alle milizie filo-Teheran.
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