Riprendiamo da LIBERO di oggi, 06/09/2024, a pag. 12 con il titolo "Un commando di terroristi eliminato in Cisgiordania" la cronaca di Mirko Molteni.
Mirko Molteni
Una tregua Israele-Hamas resta in alto mare e le truppe ebraiche proseguono le azioni antiterrorismo. In Cisgiordania raid di droni hanno ucciso ieri 7 militanti palestinesi. Due sono stati centrati nel campo di Farah, tra Nablus e Gerico. Altri cinque, che pare avessero sparato sui soldati, sono stati eliminati a Tubas in auto. Per l'esercito ebraico era un commando che aveva aperto il fuoco sul confine. Erano Mohammed Zubeidi, 21 anni, Ahmed Abu Dawas, 24, Mohammed Abu Juma, 30, Qusay Abd al-Razeq, 26, e Mohammed Abu Zagha, 23. Il più giovane, Zubeidi, pare fosse il miliziano più di spicco fra i cinque, definito da Israele «eminente terrorista dell'area di Jenin». Era «figlio d'arte». Padre di Mohammed è quel Zakaria Zubeidi, 48 anni, già capo della divisione di Jenin delle brigate Al Aqsa, ala armata di Fatah, che, detenuto dagli israeliani, nel settembre 2021 era evaso dalla prigione di Gilboa per essere riacciuffato dopo pochi giorni.
Sul fronte del Libano, un raid israeliano ha eliminato un ulteriore comandante locale di Hezbollah, Abbas Anis Ayoub, colpito a Kafra. Sale a 433 il numero dei caduti di Hezbollah da ottobre 2023. Le milizie libanesi hanno sparato su Ramot Naftali 5 razzi intercettati dai sistemi Iron Dome e due droni, uno abbattuto su Dovev dall'antiaerea, l'altro impattato senza danni vicino a Yaara. Il servizio di sicurezza Shin Bet ha reso noto che in agosto da Libano e Siria sono stati sparati più razzi su Israele che negli altri mesi della guerra, 1.307 contro 1.091 di luglio e 855 di giugno. Da Gaza, in agosto, sono stati invece lanciati solo 116 razzi. I negoziati ristagnano poiché il premier israeliano Benjamin Netanyahu non vuole ritirare i soldati dal corridoio Filadelfia, sul confine Gaza-Egitto, reputato «la porta dell'Iran su Gaza», quanto a contrabbando di armi nei tunnel. Anche Hamas si impunta, per esempio, secondo funzionari USA reduci dai colloqui in Qatar, chiedendo il rilascio di troppi detenuti palestinesi, ben 150, in cambio di sole 5 soldatesse israeliane prigioniere.
Su 97 ostaggi ancora in mano ad Hamas, sette sono di cittadinanza doppia, israelo-americana e secondo la NBC i parenti avrebbero chiesto al presidente Joe Biden una «trattativa unilaterale» USA-Hamas per liberarli, ma il padre di uno dei rapiti lo nega.
Ieri il capo di stato maggiore dell'esercito egiziano, generale Ahmed Fathy Khalifa, ha visitato il confine, poi fonti del Cairo hanno sostenuto che «non ci sono più tunnel sotto il corridoio Filadelfia».
È intanto tornato in Italia il nostro capo di stato maggiore, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, che ha incontrato i suoi colleghi di Israele, Giordania e Libano. Nel Sud del Libano, a Shama, ha visitato i militari italiani del contingente Unifil. Ad Amman, l'ammiraglio italiano ha concordato col generale Yussef Hunaity il posizionamento in Giordania di un “hub”, cioè un'infrastruttura logistica, per le forze speciali italiane in Medio Oriente. Per rilanciare il dialogo, secondo il giornale ebraico YediothAhronoth, il segretario di Stato USA Anthony Blinken tornerà presto in Israele.
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