Al Jazeera contro Israele
Editoriale del Jerusalem Post
Testata: israele.net
Data: 18/08/2024
Pagina: 1
Autore: Jerusalem Post
Titolo: “O arabi, vi fate comandare dagli ebrei?” – “Come ti permetti, tu che sei il più ebreo di tutti!”

Riprendiamo dal sito www.israele.net - diretto da Marco Paganoni -  editoriale del Jerusalem Post dal titolo "O arabi, vi fate comandare dagli ebrei?” – “Come ti permetti, tu che sei il più ebreo di tutti!".

O arabi, vi fate comandare dagli ebrei?” - “Come ti permetti, tu che sei il  più ebreo di tutti!” - Israele.net - Israele.net
Jamal Rayyan, entrato in Al Jazeera nel 1996, è considerato una delle icone dell’emittente
Israeli authorities raid Al Jazeera after shutdown order | Reuters
“O arabi, vi fate comandare dagli ebrei?” – “Come ti permetti, tu che sei il più ebreo di tutti!” Un botta-e-risposta di nessun senso, perché Al Jazeera da sempre è la rete che diffonde in tutto il mondo servizi contro Israele. Di ebreo non c'è neanche l'ombra, lì dentro. E questo lo sappiamo tutti. Ma non abbiamo mai letto critiche serie su Al Jazeera, in nessun giornale occidentale.

Di nuovo, all’inizio di questa settimana, un commentatore di spicco di Al Jazeera ha scatenato una vampata di tossico antisemitismo sui suoi social network. Questa volta è stato Jamal Rayyan, uno dei volti più noti dell’emittente del Qatar nella quale lavora da decenni come conduttore e commentatore. In un post successivamente cancellato, ma che ha fatto in tempo a collezionare oltre un milione di visualizzazioni, quasi 7.000 like e 1.500 condivisioni, Rayyan ha pubblicato una foto dei capi di stato arabi riuniti in un summit della Lega Araba, commentando: “Cos’è questa debolezza e vergogna? Cosa vi è preso, o musulmani, che siete così silenziosi? Ci sono tra voi ebrei che comandano?”. A quanto pare, per molti arabi patriottici quest’ultima riga ha oltrepassato ogni limite. Un utente saudita di nome Abdallah ha replicato: “Jamal Rayyan, sei tu il più grande ebreo di tutti! Vuoi che gli arabi combattano per i tuoi padroni di Teheran… dove sono i tuoi padroni e le loro armi nella regione, o ebreo?” “Sono tutti ebrei, Jamal,” è invece il commento di uno scrittore palestinese-libanese di nome Ibrahim. Un altro utente di nome Ali aggiunge, in modo analogo: “Non è che ci sono tra loro degli ebrei: sono loro gli ebrei, e sono i sionisti”. Altri utenti hanno attaccato Rayyan facendo riferimento alle sue origini palestinesi e accusando la sua famiglia di aver venduto terreni agli ebrei. Un utente di nome Hdlan ha scritto: “Cosa ha a che fare questo con te e con gente senza vergogna come te? Non sei un arabo e non parli per gli arabi. Non è stato forse tuo padre che ha venduto terre palestinesi agli ebrei? Tuo padre era un sensale di terreni e tu sei un sensale di sangue”. Un utente saudita di nome Mohammad ha attaccato Rayyan scrivendo: “Traditore, tuo padre ha venduto terreni agli ebrei e ora vieni a fare la predica ad arabi e musulmani?” Da notare che la foto postata da Rayyan mostrava leader di tutto il mondo arabo, ma non il leader del Qatar, lo sceicco Tamim Bin Hamed Al Thani. Questo dettaglio non è sfuggito agli occhi dei suoi critici, che ne hanno sottolineato l’ipocrisia. Un utente di nome Amjad ha commentato con sarcasmo: “Auguro salute e sicurezza alla grande personalità dei media Jamal Rayyan per i guai alla salute che gli saranno capitati per essere rimasto sveglio fino a tardi, tra Google e Wikipedia, pur di trovare una foto [di un summit arabo] che non mostrasse il suo benefattore, l’emiro del Qatar”. Un utente dal Kuwait ha reagito imprecando contro Rayyan e scrivendo che il Qatar è quello che gli consente di ingiuriare i leader del Golfo. L’utente del Kuwait ha concluso il post chiedendo al Qatar di sbarazzarsi di Rayyan. Un utente di nome Fawaz attacca Rayyan per “aver esortato altri ad agire, mentre tu sei prigioniero del paese in cui vivi [il Qatar] al punto d’aver pubblicato una vecchia foto in cui il tuo protettore e benefattore non appare”. In effetti, un utente saudita di nome Khalid ha segnalato che “Jamal Rayyan ha pubblicato una vecchia foto che mostra i leader arabi riuniti nel 2018, all’epoca del boicottaggio del Qatar: ovvio che [il leader del Qatar] Tamim era assente dalla foto. Non sarebbe più corretto pubblicare una foto attuale con tutti i leader arabi? Evidentemente [Rayyan] teme di essere cacciato da Al Jazeera” ha concluso l’utente saudita, aggiungendo una maledizione contro la Fratellanza Musulmana. Non è la prima volta che Al Jazeera offre spazio a espressioni di un aperto antisemitismo che viene lasciato passare senza nessun freno, specialmente sui suoi canali arabi non rivolti all’Occidente. Come è stato più volte segnalato nel corso degli anni, l’emittente del Qatar ha promosso diversi casi di negazione della Shoah e ha propagato le dichiarazioni del leader spirituale della Fratellanza Musulmana Yusuf Al Qaradawi, che approvava gli attentati suicidi e glorificava le persecuzioni degli ebrei sotto il dominio nazista. Analogamente, lo scorso maggio il famoso analista di Al Jazeera Fayez Al-Dwairi in un tweet ha parlato di “odio nascosto che colma il cuore ebraico contro tutti i membri del genere umano nel corso della storia, alimentato dai libri falsificati dell’Antico Testamento e dal Talmud”. Sempre a maggio, il parlamentare del Qatar Essa al-Nassr ha espresso violente opinioni antisemite rilanciando la tradizionale definizione degli ebrei come “assassini di profeti” e garantendo che il massacro del 7 ottobre è “solo un preludio”, con allusione a una presunta promessa divina di radunare tutti gli ebrei in Terra Santa in modo che i musulmani possano sconfiggerli più facilmente. Il Qatar è considerato un patrono dell’asse della Fratellanza Musulmana attraverso la sponsorizzazione di una vasta gamma di istituzioni religiose, sociali e politiche e persino ong occidentali, che promuovono l’islamismo o “islam politico” in tutto il mondo. A sua volta, la Fratellanza Musulmana ha giocato un ruolo chiave nell’importare il classico discorso antisemita complottista europeo nel discorso pubblico arabo e musulmano, a partire da uno dei suoi principali teorici, il fondatore del jihadismo salafita Syed Qutb, che nel 1950 pubblicò il famoso pamphlet intitolato La nostra battaglia contro gli ebrei. (Da: Jerusalem Post, 13.8.24)

Per inviare a israele.net la propria opinione, cliccare sull'indirizzo sottostante

http://www.israele.net/scrivi-alla-redazione.htm