La propaganda subliminale che fa il gioco dei terroristi e dei loro sostenitori
Diario di guerra di Deborah Fait
“Israele nella notte ha bombardato una scuola, molti morti…100, 200…” in obbedienza ai numeri riferiti da Hamas. Questa notizia si sente quasi tutti i giorni nei telegiornali e ogni volta le brave persone che l’ascoltano vengono prese da un brivido di indignazione e odio contro il paese che allegramente bombarda i cosiddetti civili innocenti di Gaza. Cosa viene in mente alla parola scuola? Bambini! Non importa che le scuole di Gaza siano chiuse da mesi e che anche prima fossero magazzini di armi di ogni tipo da usare per colpire Israele facendosi scudo dei normali frequentatori di tutte le scuole del mondo: gli studenti. Ma, dal momento che questi ultimi non ci sono più perché sfollati da altre parti, allora, per essere giusti e non propagandisti da quattro soldi, bisognerebbe usare la parola edificio, proprio per evitare la solita confusione. Ma, siccome a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca, come diceva la buonanima di Andreotti, sono sicura che tale confusione sia voluta, profondamente voluta, per la soddisfazione degli idioti antisemiti di cui pullula la società cosiddetta civile. Quando i caccia di Gerusalemme colpiscono qualche obiettivo nella Striscia, usano armi ad alta precisione proprio per evitare di colpire i civili, preventivamente avvisati di andarsene. Se non se ne vanno significa che sono impediti da Hamas, fedele al credo di sempre: “più sangue palestinese e più odio per Israele”, o che vogliono essi stessi restare in quanto popolo, come affermano sempre, che ama la morte, la loro e quella degli altri. Secondo gli esperti militari, quelli seri, questa è la guerra con il minor numero di vittime civili, del 21 secolo, proprio per il rispetto delle regole di ingaggio che sempre usa l’esercito israeliano. Dopo il bombardamento di questa notte è arrivata dai terroristi la notizia di “più di 100 morti” che tutti gli organi d’informazione hanno ripetuto a pappagallo. Orrore, indignazione! L’antisemita Francesca Albanese, che ancora nessuno ha licenziato nonostante i numerosi appelli, ha strombazzato del “più vergognoso campo di concentramento del 21 secolo. Israele sta commettendo genocidio, prima un ospedale, poi le scuole”. Allora, tanto per essere esatti, i morti di questa notte sono 20 terroristi nazisti di Hamas, non 100 civili palestinesi. E per ritornare al famoso ospedale di cui tutti, a suo tempo, si erano messi a sbraitare “500 palestinesi uccisi dal raid israeliano”. Bene, l’ospedale non era stato colpito da nessuno, le foto lo hanno fatto ampiamente vedere tutto intero. Il raid Israeliano era stato in realtà un missile della Jihad islamica palestinese che aveva sbagliato percorso, come accade moltissime volte (Il 10% dei missili sparati contro Israele ricade in testa agli stessi palestinesi, ammazzandoli). E i 500 morti, a detta dei media, colpiti da Israele, erano 25 vittime fatte dal missile palestinese. Quindi, Albanese, taci che fai più bella figura. Purtroppo alle piazzate della Albanese hanno fatto eco i suoi compari in odio, Philppe Lazzarini, commissario generale dell’URNWA, lo stesso che non aveva detto una sola parola sugli impiegati della sua organizzazione a delinquere che si erano uniti al pogrom del 7 ottobre. A questi primi due ignobili personaggi si è aggiunto ovviamente Joseph Borrel, alto rappresentente ONU in Europa, sempre al suo posto nonostante le elezioni. Tutti scandalizzati, tutti che si strappano i capelli, che maledicono Israele, che strombazzano a destra e a manca le palle di Hamas. Allora, io, non perché sono un’ebrea sionista, ma perché mi ritengo semplicemente una persona che ragiona, tendo a credere più all’esercito di una democrazia che fa le sue dichiarazioni dopo le debite indagini, che ai numeri gonfiati di un fantomatico Ministero dell’informazione dei terroristi nazisti di Hamas. Due minuti dopo ogni bombardamento urlano al mondo quello che quest’ultimo vuole sentire per placare la sua fame di odio contro Israele. Numeri inventati ripetuti all’infinito. O sono dei tanti Pitagora o sono degli imbroglioni. Non so perché ma io credo alla seconda ipotesi e la propaganda subliminale di cui sono complici i media, mi fa ribrezzo.
Deborah Fait