Riprendiamo dal sito www.israele.net - diretto da Marco Paganoni - analisi di Adam Gross tradotto dal Times of Israel dal titolo "Iran, Israele e la soluzione a due stati"
Il modo per risolvere il conflitto Israele/Iran è andare alla sua radice. La questione è se la radice del conflitto riguarda il futuro palestinese o se riguarda l’ideologia e l’espansionismo iraniani. E’ un punto di fondamentale importanza, giacché la maggior parte dei leader occidentali, e alcuni personaggi residui della sinistra israeliana, presuppongono che riguardi solo la Palestina e che, se si arriva una soluzione a due stati, si risolvono tutti i problemi. La maggior parte degli israeliani, a quanto capisco, suppongono invece che abbia a che fare con l’ideologia e l’espansionismo del regime iraniano, e sono convinti di conseguenza che, se si arriva a una soluzione a due stati, semplicemente si offre un’ulteriore base a quell’ideologia ed espansionismo, col risultato di accentuare il conflitto portandolo a un nuovo livello di sanguinosa intensità interstatale. Nel presentare i ripetitivi appelli per la soluzione a due stati, nessuno dei leader occidentali ha mai chiarito con l’Iran se la accetterebbe, se acconsentirebbe ad avere normali relazioni con Israele, se smilitarizzerebbe i suoi gregari regionali. O se invece rifiuterebbe la soluzione a due stati e continuerebbe ad armare e finanziare i suoi gregari nella regione con lo stesso intento sterminatore che ha finora dimostrato e teorizzato. Penso che sarebbe una buona cosa saperlo. (Da: Times of Israel, 8.8.24)
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