Riprendiamo da LIBERO di oggi, 06/08/2024, a pag. 6 con il titolo "Come attaccherà l'Iran? Più missili e meno droni. Coinvolti Siria, Iraq e Libano. E ci si mette anche Putin" l'analisi di Mirko Molteni.
Mirko Molteni
Ci si chiede come sarà la ritorsione dell’Iran su Israele per l’uccisione a Teheran del capo di Hamas, Ismail Haniyeh. Si teme un raid simile a quello del 13 aprile scorso in risposta al bombardamento israeliano dell’ambasciata iraniana di Damasco. Del resto, la forza missilistica iraniana è di competenza esclusiva dei pasdaran, pretoriani del regime. Allora gli iraniani lanciarono su Israele 320 fra missili balistici, missili da crociera e droni. Quell’offensiva era concentrata in una notte. Ora si paventano ondate protratte per giorni, scaglionate senza regolarità per essere imprevedibili. Questo e altri accorgimenti, come abbassare la quota dei droni per rendere più difficile l’avvistamento radar, permetterebbero una maggior percentuale di ordigni di passare le difese. Il 13 aprile il 98% dei missili e droni venne abbattuto da missili antimissile o da caccia. Solo 6 balistici del tipo più moderno Kheibar Shekan impattarono sulle piste delle basi israeliane di Nevatim e Ramon, nel Negev. Israele ha una difesa antimissile su tre strati, assistita da radar e satelliti. Il missile Arrow arriva alle porte dello spazio, a 100 km di quota, per fermare i balistici all’apogeo della parabola.
La Fionda di Davide, lo strato medio, arriva nella bassa stratosfera, sui 15 km di quota. Per le quote medio-basse e bassissime, c’è l’Iron Dome, sotto i 10 km d’altezza. Droni e missili da crociera possono essere abbattuti dai caccia F-35I Adir, versione ebraica dell’F-35 americano, o F-18 americani e Typhoon inglesi dislocati nella regione.
Incoraggia Teheran il successo degli yemeniti Huthi, che il 19 luglio piazzarono un drone Samad-3 su Tel Aviv dopo una rotta diversiva su Sudan, Egitto e Mediterraneo, con deviazione verso le coste israeliane all’ultimo momento mentre le difese erano distratte da ordigni lanciati da sciiti iracheni. Quindi un maggior coordinamento dell’Iran con i suoi alleati, specie Hezbollah dal Libano, aumenterebbe la saturazione delle difese.
LE DISTANZE
La distanza fra Teheran e Tel Aviv è di 1585 km, mentre dai confini occidentali dell’Iran a quelli israeliani passano 1000 km. I droni iraniani Shahed 136, il tipo fornito alla Russia per la guerra in Ucraina, superano 2000 km e, anche se vulnerabili, possono distrarre le difese.
Il missile da crociera iraniano Hoveyzeh, con gittata di 1350 km, vola a bassa quota. Se gli iraniani sono riusciti ad abbassarne la quota radente al suolo, può eludere qualche radar. Il balistico Ghadr 110 ha gittata di 2000 km, ma, usato anche dagli Huthi per mirare a Eliat, viene intercettato dagli Arrow. Il citato balistico Kheibar Shekan, operativo dal 2022, è lungo 11 metri ed è lanciato da un autocarro a 10 ruote. Pesa al lancio 6000 kg e la testata 500 kg.
Vola per 1450 km e tocca una velocità finale di Mach 5 (6000 km/h) cioè 5 volte quella del suono. Rasenta già la categoria ipersonica e ha una testata da 500 kg che manovra nella traiettoria finale per schivare gli antimissile. Più temibile sarebbe il Fattah, apparso nel 2023, che gli iraniani dichiarano ampiamente ipersonico con velocità fra Mach 13 e Mach 15 (14.000 km/h). Missile a due stadi, ha testata ipersonica da 350 kg. Difficile dire però se l’arma, nuovissima, sia già a punto o se la si esalti per propaganda.
Si sospetta che l’Iran abbia ricevuto negli ultimi giorni missili Iskander dalla Russia, come segnalato da blogger militari. Ieri è stato a Teheran l’ex-ministro della Difesa russo Sergej Shoigu per parlare col capo di stato maggiore Mohammad Bagheri. Nel fine settimana si dicono atterrati in Iran aerei russi cargo Ilyushin Il-76 carichi di missili Iskander e sistemi di disturbo elettronico per ostacolare Israele.
L’Iskander M, la versione balistica, avrebbe un raggio di 420 km, per cui non potrebbe colpire Israele dall’Iran.
Ameno che non venga trafugato nei vicini Libano o Iraq e sparato da miliziani sciiti o dai pasdaran delle brigate Quds là schierati. Dall’Iran potrebbe forse essere usato l’Iskander K, la cui K sta per Krylataja, cioè “alato”, versione da crociera che i russi dichiarano di 500 km, ma per gli americani supererebbe 2000 km.
Per inviare a Libero la propria opinione, telefonare: 02/99966200, oppure cliccare sulla e-mail sottostante
lettere@liberoquotidiano.it