“In-quanto-ebrei” anche in USA
Commento di Andrea Zanardo
Recentemente la notizia che Doug Emhoff, il marito di Kamala Harris, è ebreo ha sollevato gli animi di molti. Con la sua sola presenza, laverebbe la macchia dell'antisemitismo dall'intero Partito Democratico, i cui dignitari in questi ultimi mesi sono stati in silenzio mentre le università venivano occupate da studenti sostenitori di Hamas. Ma che tipo di ebreo è, Doug Emhoff ? Non molto erudito. In rete si trova ancora un suo tweet di Hanukkah risalente allo scorso dicembre. Descriveva i Maccabei costretti a pregare in clandestinità. Ma se Emhoff avesse aperto un libro di storia, o anche solo Wikipedia, avrebbe scoperto che i Maccabei erano eroi militari e che inflissero una sonora sconfitta ad eserciti di prim'ordine. Viene il sospetto che al marito di Kamala Harris non piacciano molto gli ebrei che si difendono. Preferisce gli ebrei vittime. I sostenitori di Kamala Harris si affrettano a far notare che Emhoff nel 2023 ha visitato Auschwitz dove ha addirittura deposto una corona. E però dovrebbero aggiungere che Emhoff l’anno scorso aveva ben 59 anni, e che nei decenni precedenti non ha brillato per impegno contro l'antisemitismo. Il che rende ancora più ridicolo che, pochi mesi dopo la visita, Joe Biden lo abbia incluso tra i suoi consiglieri in materia di lotta all'antisemitismo. Qualsiasi provvedimento sia stato preso in materia, i risultati non si vedono. Ebrei ortodossi sono aggrediti ogni giorno e le più prestigiose Università sono, come si dice "no-go zone", in cui studenti e docenti ebrei si avventurano a proprio rischio. Prendiamo per esempio la Georgetown University di Washington, dove Doug Emhoff è "visiting professor". Svastiche vengono graffite nelle sale mensa. Il centro culturale ebraico deve pagarsi la sicurezza privata. Dopo il massacro del sette ottobre un gruppo di “sedicenti ebrei per la pace” ha rilasciato un comunicato per far sapere al mondo che "in-quanto-ebrei appoggiamo ogni forma di resistenza". Sottinteso: anche quella di Hamas, stupri e massacri inclusi. E "in quanto ebrei" chiedevano il cessate il fuoco prima ancora che Israele attaccasse Hamas. Non risultano commenti in proposito da parte del prof. Emhoff, marito di Kamala Harris. Si arriva così a questi giorni, allo storico discorso di Netanyahu al Congresso americano, nel 2024. La signora Emhoff, Kamala, non si è fatta vedere. Perché -ha comunicato il suo staff- aveva importanti impegni collegati alla sua campagna elettorale. Doveva incontrare le proprie ex compagne di Università. Viene da chiedersi quale altro Capo di Stato sia mai stato umiliato allo stesso modo. Due giorni fa, il massacro dei bimbi drusi di Majdal Shams, ad opera di un missile di Hezbollah, una delle tante atrocità commesse dai nemici di Israele. Israele ha risposto liberando il mondo dalla presenza di Ismail Haniyeh, leader di Hamas. La signora Harris non ha commentato; e nemmeno ha commentato il marito. Però continuano a chiedere il cessate il fuoco. Come piace agli studenti antisemiti.
takinut3@gmail.com