Il punto debole di Israele è l’Occidente
Lettera a Fausto Carioti
Testata: Libero
Data: 29/07/2024
Pagina: 16
Autore: Fausto Carioti
Titolo: Il punto debole di Israele è l’Occidente

Riprendiamo da LIBERO di oggi, 29/07/2024, a pag. 16 la risposta a un lettore di Fausto Carioti dal titolo “Il punto debole di Israele è l’Occidente”


Fausto Carioti

Amnesty International fa proseliti per la causa pro-Palestina, per ideologia soprattutto. Il problema è però che questi slogan e i paragoni di Israele con il nazismo vengono fatti propri anche da governi europei

Signor Carioti, Amnesty International fa girare sul web una raccolta firme per il “Cessate il fuoco” tra Israele e Hamas.
Il cessate il fuoco sarebbe solo stupido da parte di Israele e dannoso per i civili palestinesi, perché consentirebbe ad Hamas di riposarsi e riposizionarsi per riattaccare Israele, causando nuove vittime anche fra i palestinesi. Hamas usa molti palestinesi, con loro piena complicità, per nascondere gli ostaggi israeliani (alcuni sono stati trovati e liberati in casa di civili palestinesi) e per nascondere sé stessa.
Se volesse proteggere i palestinesi disarmati, li nasconderebbe nei tunnel oppure li lascerebbe evacuare, visto che gli israeliani fanno sapere, molto prima, dove attaccheranno. Invece Hamas spara ai palestinesi disarmati che fuggono/evacuano, perché li considera traditori. Israele presta ai palestinesi disarmati soccorso alimentare, ma Hamas spara spesso sugli affamati che prendono il cibo, dando la colpa a Israele. Perfino l’agenzia Onu per la Palestina è stata scoperta a nascondere armi e miliziani di Hamas. Con i soldi Hamas, in Occidente, compra tutto: direttamente o indirettamente, come questo appello per il cessate il fuoco. Senza spendere un soldo Hamas potrebbe alzare bandiera bianca, sicura di ricevere un trattamento umanitario.
Daniele Gionimi


Caro signor Gionimi, sul cessate il fuoco e i legami tra Hamas e una parte troppo grande dei palestinesi la penso come lei. Potrà esserci pace solo quando Hamas sarà resa inoffensiva, e i palestinesi non stanno facendo nulla affinché ciò accada. Il problema, però, non è Amnesty, che fa certe cose per ideologia e proselitismo (non per soldi) e lascia il tempo che trova. Il problema è quando l’equazione “Israele = Stato nazista dedito al genocidio” è legittimata da governi (come quello spagnolo), istituzioni o partiti occidentali, perché questi possono fare la differenza sull’esito del conflitto. La situazione è resa più difficile dal fatto che i capi di Hamas non hanno nulla da perdere: sono sulla lista nera di Israele e ci resteranno finché non saranno eliminati (per loro altro che trattamento umanitario, ed è giusto così).

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