13/2/02 IL SOSTEGNO AD ARAFAT
"L'Italia sostenga Yasser" il segretario del PDCI Diliberto
Testata:
Data: 12/02/2002
Pagina: 1
Autore: De Giovannangeli
Titolo: L'Italia sostenga Yasser
Non ci sono dubbi: l'appoggio ad Arafat ed alla sua politica è assoluto ed incondizionato.
Questo è quanto emerge dalla lettura dell'articolo di De Giovannangeli apparso su l'Unità del 12 febbraio.
Alcuni punti richiedono una attenta riflessione.
Già nel titolo: "L'Italia sostenga Yasser" il segretario del PDCI Diliberto, in questi giorni in missione in Palestina, lancia un messaggio chiaro: siamo dalla parte dei Palestinesi!.
L'analisi del conflitto israelo-palestinese che emerge dalle successive dichiarazioni è del tutto fuorviante.
1) Dice Diliberto: "Il messaggio che deve arrivare alla comunità internazionale è quello di un sostegno chiaro, senza tentennamenti alla leadership palestinese, un sostegno che passa oggi per una pressione forte su Israele anche usando lo strumento delle sanzioni economiche"!
La posizione della sinistra italiana non lascia spazio ad equivoci.
Una domanda è d'obbligo: Come si possono proporre sanzioni economiche ad un paese democratico che da 50 anni sta cercando di difendersi da attacchi che mirano al suo annientamento?
2) Ancora. "Ho toccato con mano una sofferenza indicibile che finisce per provocare rabbia e frustrazione" Sottile, ma chiaro il messaggio: I check-point provocano sofferenza al popolo palestinese, sofferenza che genera rabbia e frustrazione....gli attentati quindi non sono che una logica conseguenza. Ancora una volta la responsabilità di stragi e attentati ricade su chi è vittima: Israele.
3) Prosegue Diliberto: " Se dovesse cadere il sostegno ad Arafat si aprirebbe una fase di instabilità che porterebbe ad un nuovo bagno di sangue". Dalle parole del segretario del PDCI sembra quasi che in questi giorni Israele stia godendo di un meraviglioso periodo di tranquillità e che togliendo il sostegno al povero leader "assediato" si avrebbe come conseguenza una escalation di violenze! Si è forse dimenticato il Sig. Diliberto che solo due giorni fa sono stati lanciati sul kibbutz Saad, all'interno di Israele, missili Kassam 2, provenienti dalla striscia di Gaza? Quei missili di cui il governo israeliano paventava la messa in funzione per la grave minaccia che rappresentano qualora venissero diretti sui centri urbani? Nessun cenno neppure alla ragazza uccisa a Gerusalemme, alle ultime stragi nella Via Jaffa e all'attentato di pochi giorni fa a Beersheba che è costato la vita a due soldatesse ventenni. Come sempre le "sofferenze" valgono per i palestinesi ma non per gli israeliani!
4) Infine l'articolo si chiude in modo allarmante per il suo disequilibrio: "Occorre un impegno diffuso della società civile italiana per favorire forme di solidarietà concreta con un popolo che sta lottando per la propria libertà"
Il lettore non si faccia fuorviare da questa affermazione:
aiuti economici e solidarietà concreta sono sempre stati assicurati al popolo palestinese ma è stata la corruzione dilagante in seno all'ANP che ha consentito di arricchire i conti bancari dei leader palestinesi, di mantenere la popolazione in condizioni miserabili ed ora di imputare la responsabilità di tutto questo ancora una volta ad Israele.



Poichè ancora una volta l'informazione è gravemente distorta si invitano i lettori di protestare scrivendo alla Direzione de l'Unità.

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