Riprendiamo da LIBERO di oggi, 02/06/2024, a pag. 12, con il titolo "I caccia polacchi decollano durante gli attacchi russi" l'analisi di Maurizio Stefanini.
Maurizio Stefanini
Continua a scalare l'impegno dei Paesi Nato a favore della Polonia. La Russia ha fatto sapere di avere colpito una base a Leopoli «pronta per accogliere gli F16», ma nella notte tra venerdì e sabato aerei da guerra polacchi e dei Paesi alleati sono stati schierati in missione di pattugliamento durante gli attacchi missilistici russi contro l'Ucraina. Lo ha riferito il comando operativo delle forze armate polacche, stando a quanto riporta Ukrinform. Il Comando ha inoltre sottolineato che «sono stati attivati tutti i protocolli necessari per garantire la sicurezza dello spazio aereo polacco».
Mentre il deputato ucraino Oleksiy Goncharenko diceva che sue fonti indicano che «gli istruttori francesi sono già in viaggio per Kiev», ieri a Singapore Zelensky ha incontrato il capo del Pentagono Lloyd Austin al margine della conferenza di Shangri-La per parlare delle armi all'Ucraina e in particolare del loro uso negli attacchi su territorio russo, dopo che venerdì era stato chiarito che Washington vieta ancora l'uso di missili a lungo raggio come gli Atacms.
LO STOP DEL BELGIO
Anche il Belgio, per bocca del premier De Croo, che ha incontrato Biden alla Casa Bianca, ha espressamente vietato che i caccia F-16 che fornirà a Kiev siano impiegati fuori dai confini ucraini. Comunque, l'impegno è a fornirli «entro il 2028». In compenso, il primo ministro estone Kaja Kallas in una intervista alla Bbc ha spiegato che l'Ucraina vincerebbe la guerra se ogni Paese della Nato donasse oltre l'un per cento del suo Pil all'Ucraina. «Non abbiamo un Piano B per una vittoria russa», ha spiegato Kallas, «perché allora smetteremmo di concentrarci sul Piano A», ovvero aiutare l'Ucraina a respingere l'invasione russa. «Non dovremmo cedere al pessimismo. La vittoria in Ucraina non è solo una questione di territorio. Se l’Ucraina entra nella Nato, anche senza un territorio, allora è una vittoria perché verrà posta sotto l’ombrello» dell'Alleanza, ha rilevato. «La Russia vuole seminare paura nelle nostre società», ha aggiunto, osservando come «vediamo diversi attacchi ibridi in molte parti dell'Ue».
Mosca intanto rivendica ulteriori successi.
«Le unità del gruppo di truppe Nord continuano ad avanzare nelle profondità della difesa nemica. Respinti quattro contrattacchi a Liptsy e Volchansk. Le forze armate ucraine hanno perso fino a 225 militari, un carro armato, 6 veicoli e un deposito di munizioni». Ma c'è anche la notizia che è stata inserita nella lista degli “agenti stranieri” l'organizzazione “La strada verso casa”, formata da madri, mogli e figlie dei soldati russi mobilitati per l'invasione dell’Ucraina che organizza manifestazioni chiedendo il ritorno dei loro cari dal fronte. Una premessa per ulteriori passi repressivi, che rivela però preoccupazione per il fronte interno.
CLOONEY FUORILEGGE
Il presidente della commissione della Duma per le interferenze straniere, Vasili Piskarev, ha anche annunciato che si sta valutando la possibilità di riconoscere come «indesiderabili all'interno della Federazioni Russa le attività della Fondazione Clooney e dei suoi dipendenti».
L’iniziativa per rendere illegale la fondazione dell'attore americano e della moglie, l'avvocata per i diritti umani Amal Clooney, è stata annunciata dopo che la direttrice di uno dei progetti della fondazione, Anna Neistat, ha invocato azioni legali internazionali contro i giornalisti russi che diffondono la propaganda del regime.
Indicativo di una certa effervescenza anche che una statua in bronzo dell’ex leader del gruppo paramilitare Wagner, Evgenij Prigozhin, morto in un incidente aereo nell'agosto 2023, due mesi dopo un ammutinamento in Russia, sia stata scoperta sulla sua tomba a San Pietroburgo. Decine di sostenitori, alcuni dei quali hanno deposto mazzi di fiori, sono stati avvistati mentre si recavano davanti all'imponente statua di Prigozhin, ha constatato una giornalista dell'Afp. Molti di loro erano vestiti in abiti militari, con il volto coperto. Un tempo considerato vicino a Vladimir Putin, Prigozhin era caduto in disgrazia agli occhi del Presidente russo dopo aver ordinato ai suoi uomini di marciare verso Mosca nel giugno 2023, prendendo senza resistenza il controllo del quartier generale dell’esercito a Rostov, nel sud. Prigozhin accusava il comando dell'esercito russo di incompetenza in Ucraina e di corruzione, nonchè di nascondere a Vladimir Putin la realtà sul terreno. Due mesi dopo, nell'agosto 2023, Prigozhin morì in un incidente aereo tra Mosca e San Pietroburgo. Il Cremlino ha negato di essere responsabile dell'incidente. Putin ha definito pubblicamente Prigozhin come un uomo “di talento” che ha commesso “errori”.
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