La menzogna islamica sarà la rovina dell'Occidente
Diario di guerra di Deborah Fait
E’ confermato che le 45 vittime di Rafah, bruciate vive un paio di giorni fa, sono state colpite dall’esplosione di un deposito di armi e missili di Hamas saltato per aria a causa di una scheggia. Naturalmente, come è usanza dei terroristi, le armi e i missili erano situati esattamente in mezzo ai civili, i soliti scudi umani sacrificabili al primo botto per poter dare la colpa a Israele. Così è accaduto e tutto il mondo si è indignato contro lo stato ebraico e contro il diavolo Netanyahu, come viene definito dagli antisemiti di sinistra perché ormai sono loro i più feroci, stupidi, ignoranti odiatori di ebrei e del loro Stato. La bandiera della pace, che finora veniva esposta durante tutte le guerre, è stata sostituita da quella palestinese che non rappresenta niente se non terrorismo, odio e ferocia, ma al popolo di sinistra piace. I sindaci di Bologna e di Milano, fedeli all’ideologia di partito, hanno esposto sul balcone dei rispettivi municipi, la bandiera che rappresenta la macellazione di 1400 ebrei, il rapimento di 250 e l’inizio della guerra. Certo che ci vuole un bel coraggio a mettersi dalla parte dei tagliagole facendoli passare per vittime del mostro Netanyahu. Leggendo gli articoli e ascoltando i vari talk show non sento mai parlare di Yahya Sinwar, nessuno lo chiama demonio, anche se ne ha l’aspetto, nessuno gli dice di piantarla di bombardare Israele con i suoi missili, tanto meno gli impongono di mettere fine alla guerra restituendo a Israele gli ostaggi sia vivi che morti. Purtroppo nessuno si fa illusioni. La presidente delle comunità ebraiche italiane, Noemi Di Segni, ha così commentato: ”Un gesto simile da un'istituzione pubblica non fa che legittimare la voce del terrorismo e della prevaricazione», invitando poi il sindaco di Bologna, Lepore, «a recarsi in Israele nelle zone del massacro prima di esporre bandiere e slogan». Ma le bandiere non bastano, l’odio si manifesta anche con l’Intelligenza Artificiale (IA) e un fotografo malese ha creato un’immagine per invitare “Tutti gli occhi su Rafah”. Non ce n’era bisogno, non è mai esistita guerra più controllata di quella voluta dai palestinesi per mettere nei guai Israele. I palestinesi, grandi odiatori, conoscono molto bene come manipolare l’animo degli occidentali che è , nel suo intimo, profondamente antisemita.
Fregandosene dei loro morti, sono ben 8 mesi che riescono a riempire le piazze di tutto il mondo occidentale di un odio così feroce da destare grande preoccupazione. Mai, neppure negli anni del nazifascismo, l’odio per l’ebreo era così sfacciatamente palese e gridato al mondo con orgoglio. Le maggiori organizzazione terroristiche, Al Qaeda e Isis si sono congratulate con le piazze antisemite addirittura con un comunicato:
«Mentre supportiamo l’assassinio degli infedeli sionisti e la loro decapitazione, apprezziamo e stimiamo il movimento dei manifestanti occidentali e degli studenti in sit-in, che attraverso le loro proteste hanno espresso rigetto per il genocidio che ha luogo a Gaza». Cosa diceva il maestro della propaganda nazista, tale Goebbels? “Raccontate un bugia mille volte e diventerà verità”. Così è. E’ bastato che da parte araba partisse come uno schiaffo in piena faccia la parola “genocidio” che tutto il mondo l’ha adottata come verità assoluta nonostante le smentite provenienti addirittura dall’ONU, e nonostante il numero delle vittime sia stato modificato e ridimensionato dalla stessa agenzia. Come risposta a “Tutti gli occhi su Rafah” Israele ha creato un’altra immagine molto più di impatto emotivo dal titolo “Dove erano i vostri occhi il 7 Ottobre?”
Deborah Fait