Onu succursale di Hamas. Più ammazzate e torturate e meglio sarete accolti
Diario di guerra di Deborah Fait
Noi lo sapevamo da tempo che il nazismo non era morto. Da quando Arafat è comparso sulla scena del Medio Oriente creando prima Fatah e poi l’OLP, entrambe organizzazioni neonaziste, nate dall’odio per il popolo ebraico. Sapevamo anche che il mondo avrebbe creduto a Arafat e alle sue fandonie e che Israele avrebbe sempre dovuto difendersi da una società talmente satura di odio da incendiarsi e spargere le sue ceneri incandescenti come lava da un vulcano.
Sono passati tanti anni dalla morte del capo terrorista del cosiddetto popolo palestinese, ma lui ha seminato la perversione talmente bene che non si può non pensarlo e non immaginare la sua risata malvagia come accompagnamento ai massacri del 7 Ottobre e a tutto ciò che ne è seguito. A conferma del male che governa il mondo, l’Onu ha legittimato il nuovo nazismo riconoscendo più diritti ai palestinesi. Un primo passo verso il riconoscimento della Palestina come stato membro. Uno stato che non esiste e un popolo inventato, magistralmente plagiato da essere convinto di dover sostituire gli ebrei ammazzandoli tutti e impossessandosi della loro terra. L’ambasciatore di Israele Gilad Erdan ha fatto a pezzettini la carta costitutiva dell’ONU a vergogna perenne di quanto stava accadendo: le Nazioni Unite, nate dalla democrazia e per la democrazia, si sono ridotte ad essere una succursale di Hamas e sostenitrici del terrorismo.
Da più di un secolo gli arabi viventi nella parte di Palestina diventata Israele nel 1948, ammazzano, seminano il terrore non solo in Israele, anche in Europa e in USA. Da sempre vivono mantenuti dal mondo intero, prendendo in giro tutti. Eppure si sono guadagnati l’amore dell’Occidente grazie all’odio che gli europei nutrono per gli ebrei dalla notte dei tempi. Gli odiatori antisemiti italiani non hanno rispettato nemmeno il Salone del Libro di Torino. I manifestanti hanno aperto con la forza i cancelli di sbarramento all’ingresso del Salone. “Il salone del libro è una merda sionista” hanno urlato prendendo a calci tutto quello che incontravano prima di essere respinti dalla polizia in assetto di guerra. I nuovi nazisti del XXI secolo sono tra noi e hanno sostituito l’immagine di Hitler con quelle degli ayatollah iraniani e di Yahyah Sinwar.
Deborah Fait