'Sinistra per Israele', un manifesto con 120 firme che non risolverà nulla
Eliminare Hamas è la premessa per la pace
Testata: Informazione Corretta
Data: 07/03/2024
Pagina: 1
Autore: IC redazione
Titolo: 'Sinistra per Israele', un manifesto con 120 firme che non risolverà nulla


Chiedere il "Cessate il fuoco" oggi, è come chiedere a Israele di prepararsi per una prossima guerra

Da un titolo che lascia sperare bene, “Sinistra per Israele”, a un testo che lo smentisce. Un insieme di parole che rivelano una incredibile ignoranza della Storia del Medio Oriente. Da un islam che ha sempre cercato di cancellare Israele attraverso una guerra dopo l’altra ad un paese che ha sempre dovuto difendersi per non scomparire. Adesso appare sulla scena, dopo 6 mesi dal massacro del 7 ottobre, una “Sinistra per Israele” che scopre la strada per arrivare alla pace. La leggiamo con attenzione, per scoprire però un insieme di parole che non ripetono altro se non il passato. Dovremmo non sconfiggere una volta per tutte il nemico, ma accettare una debole ‘pace’, in attesa della prossima guerra. Leggiamo le firme, 120, ma potrebbero essere 120mila, chi può non volere la pace? Fra quei 120 sono pochissimi coloro che siano intervenuti nella loro vita in difesa della democratica Israele. Ecco però la sinistra non si smentisce quando scrive “ su quella terra vivono due diritti ugualmente legittimi”. No egregia “sinistra per Israele”, c’è uno Stato che non cerca di fare guerra a nessuno e un numero di stati islamici che usano la popolazione palestinese per distruggere Israele.

Ecco la grande scoperta della sinistra:

Manifesto 'dal 7 ottobre alla pace',accordo per cessate il fuoco

"Il massacro compiuto da Hamas il 7 ottobre scorso e le conseguenze drammatiche dell'operazione militare israeliana sulla popolazione palestinese hanno determinato una spirale che va immediatamente interrotta attraverso un accordo di cessate il fuoco che consenta la liberazione di tutti gli ostaggi israeliani e l'inoltro alla popolazione civile di Gaza, in condizioni di sicurezza, degli aiuti umanitari". E' quanto si legge nel manifesto, (firmato fino ad ora da 120 persone provenienti dal modo politico e dalla società civile) "Dal 7 ottobre alla pace" promosso da Sinistra per Israele sulla crisi in Medio Oriente e aperto a quanti credono in una soluzione fondata sui diritti di entrambi i popoli e sulla loro convivenza. "Nessuno può dimenticare — sottolineano i firmatari — che Israele è fin dalla sua nascita una democrazia fondata su valori liberali e progressisti, in una regione fortemente segnata da regimi autocratici. Anche le continue e straordinarie mobilitazioni della società israeliana testimoniano una robusta e radicata cultura democratica. Come per tutte le democrazie, il giudizio sullo Stato di Israele non deve coincidere con quello sul suo governo in carica. Il più drastico giudizio sulle politiche di Netanyahu — afferma il Manifesto — non può in alcun modo tradursi nella negazione del diritto all'esistenza dello Stato di Israele, né tantomeno nella colpevolizzazione degli ebrei che vivono in ogni parte del mondo. Soltanto la conoscenza delle radici di Israele può arginare i pregiudizi anti-sionisti e anti-israeliani che albergano nella società italiana, anche a sinistra e nel campo progressista, e che si manifestano attraverso forme antiche e nuove di delegittimazione, di ostilità, quando non di aperto antisemitismo". "Riaffermiamo come irrinunciabile — concludono i firmatari del Manifesto — il diritto di Israele a esistere, riconosciuto dai suoi vicini, e a vivere in sicurezza nei propri confini. Un diritto che è tutt'uno con il diritto del popolo palestinese a vivere in un proprio Stato indipendente. Su quella terra vivono due diritti ugualmente legittimi. Tra gli oltre 120 firmatari del Manifesto "Dal 7 ottobre alla pace": Alessandro Alfieri, Giuliano Amato, Corrado Augias, Franco Bassanini, Luciano Belli Paci, Marco Bentivogli, Enzo Bianco, Pierluigi Castagnetti, Stefano Ceccanti, Vannino Chiti, Furio Colombo, Paola Concia, Piero Fassino, Valeria Fedeli, Emanuele Fiano, Giovanni Maria Flick, Anna Foa, Stefano Folli, Andrea Graziosi, Stefano Jesurum, Linda Lanzillotta, Fabio Levi, Elena Loewenthal, Victor Magiar, Claudia Mancina, Aurelio Mancuso, Giacomo Marramao, Claudio Martelli, Gennaro Migliore, Daniele Nahum, Giulio Napolitano, Dario Nardella, Riccardo Nencini, Fabio Nicolucci, Gabriele Nissim, Simone Oggionni, Pina Picierno, Lia Quartapelle, Fausto Raciti, Mario Raffaelli, Umberto Ranieri, Mario Ricciardi, Michele Salvati, Irene Tinagli, Francesco Verducci, Walter Verini, Luciano Violante, Tobia Zevi.

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