Gaza: scagliarsi contro Israele al suono della grande aria della calunnia
Analisi di Michelle Mazel
(traduzione di Yehudit Weisz)
https://www.dreuz.info/2024/03/gaza-haro-sur-israel-au-son-du-grand-air-de-la-calomnie-294572.html
Vediamo. Le autorità sanitarie di Gaza hanno affermato che più di 100 persone sono state uccise e più di 700 ferite in un “massacro.” L'agenzia di stampa palestinese ha riferito che dei carri armati israeliani avevano deliberatamente sparato su migliaia di persone mentre correvano verso i camion che portavano aiuti umanitari nel nord della Striscia di Gaza. Perché ? Non lo sapremo.
Il portavoce dell'esercito israeliano, Daniel Hagari, ha tuttavia affermato che i soldati israeliani non hanno effettuato “né colpi dai carri armati né attacchi aerei in direzione del convoglio”. Secondo lui, "l'esercito israeliano stava assicurando un corridoio umanitario” per inviare aiuti ai residenti nel nord della Striscia di Gaza. Ha presentato alla stampa estera ma anche alle maggiori cancellerie, delle foto scattate in tempo reale dai suoi droni che dimostrano minuto per minuto che i suoi soldati non avevano sparato sulla folla che si accalcava attorno ai camion. La tragedia è avvenuta quando migliaia di abitanti di Gaza hanno cercato di afferrare i sacchi di farina ammucchiati sui camion. Molti sono stati calpestati nella bolgia; altri sarebbero stati uccisi dai terroristi di Hamas che cercavano di ristabilire l'ordine; anche i camion che cercavano di fuggire dalla zona avrebbero investito degli sfortunati che si trovavano sul loro percorso. Due versioni quindi. Quella dell’organizzazione terroristica, che cerca regolarmente di addebitare a Israele la responsabile dei crimini che essa ha commesso, e quella dell’esercito israeliano. Per la cronaca, plaudiamo a Joe Biden: in piena campagna elettorale il Presidente americano ha dichiarato che gli Stati Uniti stavano valutando le due versioni contraddittorie dell'accaduto. Plaudiamo anche, e questa è una grande novità, al Segretario Generale delle Nazioni Unite, il cui portavoce ha rilasciato una dichiarazione tutto sommato “moderata”: “Noi non sappiamo esattamente cosa sia successo. Ma sia che queste persone siano state uccise dal fuoco israeliano, sia che siano state schiacciate dalla folla o investite dai camion, si tratta di atti di violenza, in qualche modo, legati a questo conflitto.” Ma questa è l'eccezione. Il copione è ben noto. Come sempre, i media e molti uomini di governo si uniscono ai nemici di Israele. Loro non si preoccupano delle prove per accettare la versione presentata da Hamas. Il Presidente francese si affretta ad esprimere la sua “profonda indignazione per le immagini che ci giungono da Gaza, dove i civili sono stati presi di mira da soldati israeliani.” Josep Borrel, il capo della diplomazia europea noto per la sua ostilità verso lo Stato ebraico, parla di “carneficina.” L’unico inconveniente è che Hamas, che inizialmente aveva dichiarato di voler sospendere le trattative per la liberazione degli ostaggi – e un cessate il fuoco – si è ricordato di aver disperatamente bisogno di un accordo prima del Ramadan.
Allora si è corretto: “questa volta siamo d'accordo di continuare a discutere, ma se dovesse ripetersi una strage del genere, smetteremo subito.” dice l'organizzazione terroristica.
Michelle Mazel