Usa e UK si sono trasformati nei peggiori nemici di Israele
Diario di guerra di Deborah Fait
Ammazzano ebrei da prima che fosse fondato Israele, guerre, terrorismo seriale e quotidiano. Hanno dimostrato di non sapersi governare e di tenere la loro popolazione in miseria. Hanno dimostrato di essere un popolo di terroristi e di nazisti per onorare la memoria del Muftì di Gerusalemme che cooperò con Hitler per annientare il popolo ebraico sia in Europa che nella Palestina britannica. I Fratelli Musulmani, da cui è nato Hamas, erano presenti nella Germania nazista come oggi sono presenti in tutto il mondo dove lavorano in silenzio, senza apparire, alla islamizzazione dell’Occidente. Il loro nazismo si è manifestato il 7 Ottobre con le stragi in Israele al grido di “morte agli ebrei” e, come facevano nel Terzo Reich, hanno filmato l’ecatombe mentre il popolo a Gaza esultava e applaudiva. E morte l’hanno data, nel modo più feroce e barbaro, mostrando tutta la bestialità di cui sono capaci.
Il mondo è stato solidale con Israele non più di un paio di giorni perché gli ebrei piacciono morti, quando sono vivi e si difendono, allora, diventano subito molto antipatici. Nel momento in cui Israele ha attaccato Gaza, Ismail Haniyèh, dal Qatar, ha ordinato ai suoi uomini di fare quanti più civili palestinesi morti possibile, soprattutto donne e bambini. I quaquaraquà delle varie nazioni occidentali, Biden e Tajani, in testa, hanno incominciato subito a gridare che Israele rispetti la proporzionalità senza spiegare come. Forse ammazzare, torturare, stuprare, mutilare 1200 palestinesi, rapirne 350, neonati compresi, ammazzarne più della metà e nascondere gli altri? Questo doveva fare Israele per farli contenti? Spiacente ma non è così che funziona. Se un gruppo di guerriglieri con cittadini esaltati al seguito invade un altro paese violandone i confini e ammazzando a destra e a manca, distruggendo col fuoco 21 villaggi, questo è un atto di guerra. E il paese colpito ha il diritto/dovere di reagire con i mezzi che ha per difendere i propri cittadini ed evitare che simili barbarie si ripetano.
Dopo tutto questo orrore e terrore, Biden e David Cameron, Ministro degli Esteri britannico, antisemita e amico dell’Iran, continuano a parlare di dare uno stato ai palestinesi come premio per tutto il male che hanno fatto. E dove dovrebbe nascere questo fantomatico paese? Non si sa. Si sa benissimo invece che i palestinesi, abituati ad essere premiati dopo ogni atto bestiale, continueranno a fare terrorismo ricoperti dai soldi europei e americani. Vogliono imporre a Israele di avere come vicino un popolo che nessuno vuole perché pericoloso, violento, barbaro, antisemita e antioccidentale. Ma che bravi! Israele, traumatizzato e sanguinante, ringrazia. Chissà se sanno quante volte i palestinesi hanno rifiutato uno stato, chissà se sanno che Israele ha rinunciato a territori importanti pur di dare loro la possibilità di farsi uno stato.
Israele si è suicidato con gli accordi di Oslo: “terra in cambio di pace”. Israele ha dato la terra e loro ci hanno ringraziato con il terrorismo e due intifade. Oltre al rifiuto del 1947 di nascere come paese arabo accanto a quello ebraico, hanno respinto ogni altra proposta, persino quella del 2000 quando Ehud Olmert offrì a Arafat il 97% della Cisgiordania, Gerusalemme est come capitale compreso il “nostro” Monte del Tempio, dove risiede la loro moschea di Al Aqsa. I rifiuti di Arafat sono stati però la salvezza di Israele, se fosse dipeso da qualche Primo ministro israeliano, Gerusalemme sarebbe divisa in due e Israele sarebbe ridotto a qualche metro intorno a Tel Aviv.
Come possano pensare Biden e Cameron a uno stato palestinese, senza negoziati, senza la minima base strutturale, senza chiedere nulla in cambio ma con il pericolo concreto di circondare Israele con un’ ennesima dittatura araba violenta e assassina? Purtroppo Eurabia e Stati Uniti hanno dimostrato di essere succubi dei palestinesi. In Italia è vietato insinuare che le stragi di Bologna e Ustica abbiano visto qualche kefiah sventolare nelle vicinanze. Il popolo inventato da Arafat e dal KGB, a Mosca, non si tocca! Non ho niente in contrario che si facciano un loro stato purchè cambino fiume e anche mare.
Deborah Fait