Portiamo all'Aja i tagliagole palestinesi 14/02/2024
Diario di guerra di Deborah Fait
Autore: Deborah Fait

Portiamo all'Aja i tagliagole palestinesi.
Diario di guerra di Deborah Fait

Deborah Fait
Deborah Fait

 


Hamas e UNWRA. Ogni giono è più chiaro come siano una cosa sola

L’associazione “Setteottobre” nata subito dopo il pogrom palestinese nei kibbuzim del sud Israele, ha deciso di presentare un’istanza alla Corte Penale Internazionale dell’Aja per perseguire Hamas per crimini contro l’umanità e genocidio. Fra i tantissimi che hanno aderito vi sono anche molti deputati e senatori. Questa la tesi dell’Associazione, il cui presidente è Stefano Parisi: “ Hamas ha annunciato, ha perpetrato e continua a minacciare di sterminare gli ebrei che vivono pacificamente in Israele. A quel massacro è seguita un’ondata drammatica di antisemitismo e di odio. Vedere che il Sudafrica abbia trovato ascolto alla Corte Internazionale di Giustizia con l’accusa di genocidio a carico dello stato ebraico è agghiacciante. È la vittima che diventa carnefice e il carnefice vittima”. Parisi ha presentato questa iniziativa alla Camera dei Deputati, affiancato da Laura Guercio, penalista con abilitazione presso la Corte Penale Internazionale e dal giornalista Pierluigi Battista. Fatte le debite premesse di questa importante proposta e tenendo le dita incrociate per un esito positivo devo fare alcune considerazioni. L’Europa è persa, dobbiamo guardare in faccia la realtà e capire ormai che tutta l’Europa è in mano a Hamas e ai palestinesi dal momento in cui i paesi arabi li hanno abbandonati, ormai da anni immemorabili, ritenendoli, come ricorda Giulio Meotti “piantagrane e bugiardi”. Da quel momento hanno rivolto i loro piagnistei all’Occidente che, in nome del buonismo e del politicamente corretto, è caduto nella rete. Questa è stata la grande fortuna dei palestinesi, fortuna in senso lato perché oltre ad avere l’appoggio e la giustificazione al terrorismo, sono stati praticamente ricoperti di soldi. Vagonate di miliardi delle nostre tasse sono stati dirottati verso le tasche dei mafiosi capi palestinesi per molti decenni. Sopra la terra hanno costruito ville con piscine e sotto la terra intere città fatte di tunnel e basi per i missili, bombe, tutti i tipi di armi da usare per il terrorismo e stanze di ristoro per i cosiddetti guerriglieri. Il resto della popolazione, milioni di persone, sono state tenute in miseria per accrescere l’odio verso il supposto colpevole della loro vita di merda, Israele, e in tal modo avere sempre migliaia di fanatici pronti ad andare a uccidere gli ebrei. Giorni fa è stato trovato all’interno del Quartier generale dell’URNWA la più grande galleria della Striscia di Gaza. Una roba enorme ma l’Organizzazione, ha detto che non sapevano, non vedevano e non sentivano. Poveretti non hanno colpa se Hamas possiede scavatrici silenziose. Il palese coinvolgimento dell’URNWA nel terrorismo e la partecipazione di molti suoi membri al pogrom del 7 Ottobre, ha portato alcuni paesi a tagliare i fondi dovuti all’Org. Vi sono però alcuni paesi europei che non demordono presi da folle amore per i tagliagole. Vediamo un po’, in Europa sono il Belgio, la Spagna, la Danimarca, la Norvegia la Turchia. Fuori dall’Europa troviamo il Qatar, l’Arabia Saudita, il Kuwait. Cinque a tre, Eurabia non si smentisce mai. Il 23 febbraio invece l’Italia farà uno sciopero generale “per la Palestina” indetto da Si Cobas. Prepariamoci a vedere la nostra povera Italia avvolta da milioni di bandiere palestinesi che al grido di Free, free Palestine e dal Fiume al Mare, sventoleranno chiedendo l’eliminazione di Israele. Questa feccia italiana chiede il cessate il fuoco per il popolo e la “resistenza” palestinese. Diciamo innanzitutto che resistenza non è bruciare i neonati nei forni o stuprare le donne di qualsiasi età. Resistenza non è nemmeno sparare sui civili israeliani decine di migliaia di missili. Resistenza non è fare i tagliagole e sgozzare le persone legate a una sedia davanti ai loro figli urlanti di orrore e terrore. Povera Europa, povera Italia, povero mondo in mano a dei banditi sanguinari e senza scrupoli. In conclusione, nonostante questo quadro di un occidente patetico nella sua debolezza, mi auguro che la Corte Penale Internazionale, trovi un momento di lucidità e condanni Hamas per tutti i suoi crimini che perdurano dal 2006 e che hanno raggiunto l’apice infernale il 7 Ottobre.