I media: due pesi e due misure 08/02/2024
Diario di guerra di Deborah Fait
Autore: Deborah Fait

I media: due pesi e due misure
Diario di guerra di Deborah Fait


La Stampa si presta a dare tanto di titolone a un articolo che millanta una "dura vita dei cristiani a Gerusalemme". Lo sanno che Israele è l'unico Paese del Medio Oriente dove i cristiani sono in crescita? Negli altri Paesi islamici stanno scomparendo.

Sputare è una cosa odiosa di per sé. Sputare per terra quando passa una determinata persona è un gesto inaccettabile di disprezzo e maleducazione. È accaduto che giorni fa due ragazzotti ebrei religiosi di Gerusalemme, incrociando per la strada un prete greco ortodosso, sputassero per terra in segno di spregio. Sono stati identificati e immediatamente arrestati dalla polizia in ottemperanza alla legge israeliana che difende i diritti e la dignità di tutti i cittadini di qualsiasi fede essi siano. Spero che l’episodio non si ripeta e che sia di lezione per altri. Scene del genere accadevano anni fa quando in Israele erano presenti gruppi di missionari, religiosi e laici, maschi e femmine, che tentavano di convertire giovani ebrei al cristianesimo. Andavano nelle scuole con ogni tipo di scusa e facevano proselitismo. Quando famiglie e insegnanti se ne sono accorti a causa del comportamento strano dei figli, hanno protestato pubblicamente. È doveroso spiegare che per la fede ebraica il proselitismo è severamente vietato ed è stato proprio il desiderio, o la mania, del cristianesimo di voler convertire gli ebrei che ha dato una grande mano al diffondersi dell’antisemitismo. Gli ebrei erano considerati un popolo chiuso perché erano fedeli alla propria religione, da qui le conversioni forzate al tempo della Santa Inquisizione e la tragica scelta: la conversione o il rogo. Nell’Europa cristiana del XIII secolo ebbero inizio i pogrom e le prime grandi espulsioni dalla Francia e dall’Inghilterra fino ad arrivare a una separazione totale e insuperabile con la creazione dei ghetti. Dal XIV secolo questi quartieri segregati in cui erano costretti a vivere gli ebrei, furono la norma in ogni città europea fino a fine ‘800. Alcuni religiosi ebrei portano ancora sulle spalle questo retaggio di dolore e umiliazione, da qui un senso di repulsione alla sola parola “missionario” che nei soggetti più ignoranti viene confuso con ogni persona che professi una religione diversa. I più giovani e anche più ignoranti, non conoscono la storia del popolo ebraico in Europa, ma respirano una certa diffidenza che i più rozzi, trasformano in violenza. Da qui a titolare, come fa la Stampa, “Sputi e insulti, la dura vita dei cristiani a Gerusalemme” mi sembra un’esagerazione. E dare a un governo di destra la colpa degli sputi di due ragazzi maleducati e ignoranti mi ricorda la sinistra italiana che dà al governo Meloni la colpa di tutto quello che accade nel mondo. Vogliamo parlare di responsabilità individuale e di discernimento? Sono d’accordo che i haredim (religiosi) possono essere difficili e non sono simpatici nemmeno a tanti israeliani perché considerati esagerati e fanatici ma scrivere che danneggiano le relazioni tra Israele e il mondo cristiano è un’assurdità. Vorrei ricordare che molti ragazzi religiosi sono in guerra e muoiono a Gaza per difendere Israele, perciò è sbagliato fare di ogni erba un fascio perché non tutti sono come i due di Gerusalemme. Inoltre, vedere Monsignor Pizzaballa andare a celebrare messa con la Kefiah al collo dopo il pogrom del 7 Ottobre danneggia le relazioni tra Israele e il mondo cristiano molto più di qualche ragazzino idiota. Leggo ancora dalla Stampa “ Io immagino - conclude Hana(un intervistata dal giornalista Nello Del Gatto) - quello che succederebbe se all'inverso ci fosse un attacco del genere contro ebrei in un paese europeo: la polizia, i governi, le autorità reagirebbero sul momento?”. Glielo dico io come reagirebbero, innanzitutto in Europa non sputano sugli ebrei, fanno molto peggio, li pestano, li buttano a terra per prenderli a calci, in alcuni casi li ammazzano e i governi cosa fanno? Se va bene arrestano i colpevoli, se va molto bene processano gli assassini. In altri casi, siccome le aggressioni sono migliaia, soprattutto nell’ultimo periodo di inasprimento dell’antisemitismo, non fanno niente. Concludo facendo notare a chi legge che sull’episodio degli sputi è stato fatto addirittura un articolo su uno dei più importanti giornali italiani. Non leggo niente, o molto poco, degli episodi criminali che avvengono tra gli abitanti di Gaza dove gli affiliati di Hamas sparano sulla gente che va a prendere viveri e acqua per requisire il tutto e poi, eventualmente, rivenderlo a caro prezzo o nutrirsene fregandosene dei loro concittadini. Ma questo non fa notizia.

Deborah Fait
Deborah Fait