Le menzogne sui "coloni" e la tracotanza di Biden.
Diario di guerra di Deborah Fait
Nel 2011, l’11 marzo, due giovani palestinesi diciannovenni entrarono di soppiatto nel villaggio ebraico di Itamar, in Samaria. Aprirono la porta di una casa con facilità perché nei villaggi o nei kibbuzim di Israele (spesso anche nelle città) non si chiudono mai le porte a chiave durante il giorno. In casa c’erano i genitori, Ehud Fogel con la moglie Ruth e tre dei loro sei figli. Furono tutti presi di sorpresa, Ehud leggeva e i due si scagliarono contro di lui sgozzandolo, poi andarono in cucina e fecero lo stesso con Ruth che non si era accorta di niente. Ammazzare i tre bambini che dormivano fu un gioco da ragazzi. Sgozzarono i due maschietti Yoav di 11 anni, Elad di 4 e la piccola Adar di 3 mesi fu addirittura decapitata. Poi scapparono indisturbati perché la macelleria era sta compiuta nel silenzio più perfetto e nessuno si era accorto di niente. Purtroppo toccò alla figlia dodicenne, tornata da una gita con gli scout, scoprire la sua famiglia massacrata. Io andai a Itamar con un gruppo di Roma organizzato da Riccardo Pacifici, per portare agli abitanti del villaggio la solidarietà degli ebrei italiani. In quell’occasione parlammo con uno dei “ragazzi delle colline”, come sono chiamati i giovani che in Giudea e Samaria cercano di difendere i loro villaggi dalle aggressioni degli arabi palestinesi. Naturalmente la narrazione antisemita fuori da Israele li descrive come un gruppo di delinquenti che vanno a sradicare gli ulivi piantati dai bravi e laboriosi palestinesi aggrediti a sassate dai cattivi ebrei, fondamentalisti religiosi. Questo giovane, alto, bello che ci guardava diritto negli occhi sorridendo ci raccontò tutta un’altra storia. Blitz di ogni tipo da parte dei palestinesi, raccolti ridotti in cenere, aggressioni anche verso i bambini, se trovati da soli. Naturalmente i giovani ebrei si ribellano a queste ingiustizie, gli ribolle il sangue nelle vene nell’assistere a questi crimini. È logico e giusto che si organizzino per difendere i loro campi, la loro gente e loro stessi. L’abilità di piagnucolamento palestinese, sostenuta dalle organizzazioni di estrema sinistra israeliane e internazionali, fa sì che all’estero l’opinione pubblica e la maggior parte dei media, dipingano i “ragazzi delle colline” come un gruppo di bulli che va alla ricerca dei poveri innocenti palestinesi per menarli di santa ragione. La menzogna sulla supposta violenza di quelli che in Italia vengono definiti “coloni”, è vergognosa. Vorrei sapere cosa colonizzano visto che si limitano a lavorare, sempre minacciati di morte, una terra che apparterebbe a loro se gli imbrogli dell’Occidente non avessero cambiato le carte decise alla Conferenza di Sanremo. L’Inghilterra e l’ONU permisero alla Giordania di occupare Giudea e Samaria, illegalmente, per vent’anni, popolandola di arabi dopo averne cacciato gli abitanti originali, gli ebrei. Adesso l’ennesimo colpo ci viene dalla mummia Biden che, come se Israele fosse il cinquantunesimo stato americano, si è permesso di firmare un ordine esecutivo che ha imposto sanzioni a quattro “coloni” israeliani per “violenze inaccettabili “ contro civili palestinesi, poverini, innocenti come acqua di sorgente. Ma come si permette? Con quale coraggio Biden mette il naso negli affari interni di Israele? Ah, forse ho capito, in USA si è in piena campagna elettorale e la mummia vuole essere rieletto perciò liscia il pelo agli arabi americani per avere il loro voto. Spera in loro sputando sull’alleato israeliano. L’Amministrazione Biden non ha mai detto una sola parola contro i numerosi tentativi, spesso purtroppo riusciti, di assassinare gli ebrei di Israele, per non parlare di quelli che abitano in Giudea e Samaria. Chi è costantemente minacciato di morte cerca di difendersi, chi è costantemente costretto a subire soprusi è logico che stia in guardia e giri armato per poter affrontare chi vuole ammazzare lui e i suoi figli. Non esistono ebrei coloni, esistono ebrei israeliani che hanno deciso di vivere in una terra che si chiama Giudea da 3000 anni. Il signor Biden farebbe bene a pensare alla sua Guardia Nazionale che spara su ogni messicano che riesce a oltrepassare i 30 kilometri di muro che separano gli USA dal Messico. Non esiste giurisdizione americana in Israele, paese sovrano che ha il diritto di difendersi da chi lo vuole cancellare dalla faccia della terra. “I ragazzi delle colline” si difendono da chi vuole distruggere i loro villaggi che sono l’avamposto di Israele e, giustamente, protestano contro l’invio di viveri israeliani al nemico a Gaza. Quale paese al mondo darebbe sostentamento a chi lo vuole eliminare fisicamente, soprattutto dopo un massacro come quello del 7 Ottobre? Israele che tutto il mondo INcivile odia, lo fa da 19 anni.