I cortei filopalestinesi hanno scelto il 27 Gennaio per cancellare la Memoria della Shoah: ci sarà qualcuno in grado di fermarli??
Diario di guerra di Deborah Fait
Deborah Fait
Non contenti delle decine di manifestazioni antisemite violente e piene di odio organizzate dai propalestinesi dopo il 7 Ottobre, ecco che hanno deciso di sporcare anche il 27 Gennaio, Giornata Internazionale della Memoria della Shoah. I neonazisti del Movimento degli Studenti Palestinesi, con le bandiere della Palestina sfileranno a Roma, dalle 15 di sabato, per manifestare il loro odio contro il popolo che 85 anni fa i loro alleati nazisti di tutta Europa avevano tentato di eliminare dalla faccia della terra. Il presidente della Comunità ebraica di Roma, Victor Fadlun, ha detto:” La manifestazione pro-Palestina a Roma indetta per il 27 gennaio, Giorno della Memoria, sarebbe una sconfitta per tutti. Non capiamo come sia stato possibile concedere l'autorizzazione in una ricorrenza che è internazionale, per di più nel contesto del 7 ottobre, massacro antisemita come non se ne vedevano dai tempi del nazismo. Alle istituzioni, nazionali e locali, chiediamo di impedire questa vergogna". Dal 7 Ottobre, giorno del massacro di ebrei in Israele, abbiamo visto quasi quotidianamente in Italia e nel mondo manifestazioni e comizi grondanti odio, li abbiamo sentiti urlare appelli all’uccisione degli ebrei e alla distruzione di Israele, abbiamo assistito a bandiere israeliane bruciate nelle piazze, a agenti mandati all’ospedale dalle percosse e dalle bombe dei manifestanti. E adesso, non soddisfatti, vogliono sputare sulla Memoria di 6 milioni di ebrei proprio nell’unico giorno in cui vengono ricordati dal mondo intero, per chiedere un’altra Shaoh in Israele. “Dal fiume al mare” urlano e non importa se sono così ignoranti da non sapere il nome del fiume e del mare, con quelle parole loro intendono la completa distruzione di Israele, ovunque esso sia. Non credo che la maggior parte di quelle capre ignoranti e di quei bulli violenti sappia esattamente dove si trovi Israele. Il ministro Piantedosi, il prefetto e il sindaco di Roma vogliono assumersi una simile responsabilità? Vogliono fare di fronte a tutto il mondo democratico la figura di dare la Memoria del genocidio degli ebrei e anche la capitale d’Italia in pasto a orde di facinorosi antisemiti? Da anni siamo in molti ad attendere con apprensione il 27 Gennaio perché i discorsi vuoti e pieni di retorica e di politicamente corretto stridono con i sentimenti della maggior parte delle Istituzioni e della gente. Il 28 gennaio di ogni anno si passa con estrema facilità dalle lacrime di coccodrillo alle maledizioni, si ricomincia con la demonizzazione di Israele, con le aggressioni agli ebrei sia in Europa che negli Stati Uniti. In Israele si commemora la Shoah in maggio, il giorno prima della Festa dell’Indipendenza, non si fanno discorsi, Israele cade nel silenzio, suonano le sirene, tutto si ferma e ogni ebreo ricorda dentro di sé i fratelli portati al macello. La Giornata Internazionale della Memoria, troppo spesso sporcata da un odio che non finirà mai, serve alla coscienza del mondo, non agli ebrei.
P.S.
"Le manifestazioni pro Palestina sono state rimandate ad altra data. Saggia decisione poichè le vittime di una guerra sono una cosa anche se tragica, la Shoah è drammatica nella sua unicità"