Vergognosa Vicenza. Centri sociali e palestinesi contro Israele
Diario di guerra di Deborah Fait
Propal e Centri sociali: voglia di violenza
Era tutto organizzato, c’erano i giornalisti , la Digos era pronta, tutti ad aspettare un manipolo di energumeni antisemiti, senz’altra idea in quei poveri e pochi neuroni che posseggono, che replicare a Vicenza un pogrom simile a quello del 7 Ottobre. Erano armati, avevano fumogeni e esplosivi pieni di minuscole punte d’acciaio per fare più male ai malcapitati. La Digos era schierata “Fermatevi se no dovremo farlo noi” gridava la comandante ma niente da fare, sono andati avanti con violenza, urlando come ossessi. Dieci poliziotti sono finiti in ospedale con ferite e bruciature e uno ferito in modo molto grave. Lavoratori che per 1200/ 1300 euro al mese devono affrontare manipoli di criminali, orde di delinquenti che vogliono solo distruggere e ammazzare. Sì, ammazzare, in nome dei soldi che prendono per sfogare la loro violenza antisemita. La manifestazione era stata organizzata contro il padiglione di Israele alla Fiera dell’oro, padiglione che non esisteva dai primi anni duemila. Si, probabilmente c’erano ebrei negli altri padiglioni, allora volevano ammazzarli tutti? Dalle armi che avevano si suppone di sì. I famigerati Centri sociali in cui vivono nullafacenti di tutte le età, violenti di ideologia nazi/comunista, antisemita, antiamericana e anticapitalista, immondizia mantenuta dalla società che loro disprezzano. A loro si è unita la comunità palestinese di Vicenza, due gruppi che insieme hanno tanto odio in corpo da esplodere come una bomba. A questo punto mi chiedo se un assalto così grave e violento ha provocato reazioni nella sinistra italiana. Le sinistre e i grillini hanno rotto le scatole per settimane quando un gruppo di cretini ha fatto il saluto romano, hanno chiesto le scuse del governo. Hanno criticato la Meloni per non essersi distanziata da quel manipolo, come se avesse dovuto farlo, come se il Presidente del Consiglio dovesse chiedere scusa ogni volta che un imbecille fa il saluto romano, solo perché in gioventù era del MSI. Hanno rotto e strarotto, ogni telegiornale, ogni talk show ospitava qualche politico della sinistra o dei 5 stelle che chiedeva le “scuse della Meloni”. Roba da asilo infantile. E la Elly? Come la mettiamo con Elly Schlein? Non ha ancora condannato l’abominio commesso da Hamas il 7 Ottobre. Ha avuto l’ardire di chiedere che non si mandassero armi in Medio oriente, ma non ai terroristi, no, a Israele perché solo Israele, nella sua mente, può commettere crimini di guerra. I palestinesi no, i palestinesi che commettono stupri di massa ammazzando le loro vittime con un colpo in testa. I palestinesi che fanno prigionieri bambini di pochi mesi. I palestinesi che ridono divertiti dinnanzi alle atrocità contro gli israeliani, che torturano, che smembrano esseri umani. Quelli non commettono crimini di guerra. Hamas costringe le donne e i bambini palestinesi a stare sotto i bombardamenti a morire, nonostante Israele avvisi sempre la popolazione civile di mettersi in salvo. Ma non possono farlo, Hamas e i suoi scagnozzi glielo impediscono, devono stare sotto le bombe e morire, come ordinato dal boss supremo che sta in Qatar. Perché queste morti di civili palestinesi sono propaganda in favore di Hamas e fanno condannare Israele. “Devono morire più donne e bambini” ha tuonato Meshal da Doha. Ebbene, tornando a bomba, Elly Schlein ha condannato l’assalto a Vicenza? No, non ha detto una parola, evidentemente ritiene che quei “compagni” delinquenti siano come i terroristi delle Brigate Rosse di triste memoria, “compagni che sbagliano”. Null’altro. I veri criminali per Schlein e compagni, i soli criminali sono quelli, che senza torcere un capello a nessuno, hanno alzato il braccio gridando “Presente”. Eh sì, la deriva fascista, questa fantasia malata e infantile preoccupa la sinistra più dell’odio violento che si sta riversando contro gli ebrei mettendo in pericolo le loro vite. In fondo sono solo ebrei.