Pace palestinese: c'è chi non è convinto
rivalità fra le fazioni interne
Testata: Libero
Data: 07/02/2003
Pagina: 13
Autore: Dimitri Buffa
Titolo: L'ombra della guerra civile nei gruppi del terrore
Riportiamo un articolo di Dimitri Buffa pubblicato su Libero mercoledì 2 luglio 2003.
In Palestina le varie fazioni che conducono da anni la lotta armata allo stato ebraico sono a loro volta sull’orlo di una guerra civile. Il contendere è molto semplice: i gruppi armati che fanno dierttamente capo ad Arafat, cioè Fatah e le brigate dei martiri di Al Aqsa, stanno contendendo da due anni la leadership dei martiri suicidi ad Hamas e alla Jihad, ma così facendo si stanno alienando la simpatia di gran parte dell’opinione pubblica palestinese che ha una tradizione laica che dura da decenni. Insomma l’islamizzazione radicale nei Territori sarebbe vista piuttosto male e in questo senso il tentativo di tregua voluto fortemente da Mahmoud Abbas, alias Abu Mazen, servirebbe al potere centrale per ricostruire un esercito che agisca da deterrente contro i predicatori dell’islam terrorista che, a parte tutto, alla causa palestinese in questi tre anni hanno sicuramente fatto più male che bene.
In realtà Abbas-Mazen sa benissimo che Israele in questo momento sta dando a lui un’occasione d’oro per prendere addirittura tre piccioni con una fava: liberarsi degli estremisti islamici che possono fomentare alla lunga una guerra civile interna, mandare in pensione Arafat, che è quello che ha prodotto questo caos dando il via alla seconda intifada, passare alla storia come il politico che ha dato uno stato ai palestinesi e come tale poter consolidare il proprio potere.
Il calcolo è stato semplice: dopo l’11 settembre la causa palestinese, e soprattutto i metodi con cui portarla avanti, ha iniziato a perdere appeal in tutto il mondo, ma dopo la guerra in Iraq ha cominciato a perderne tanto anche tra gli stati arabi. Che d’altronde furono all’origine della diaspora. Abu Mazen quindi sa che questa è l’ultima occasione e presto userà le maniere forti contro chi voglia continuare a fare il terrorista sulla pelle del popolo palestinese. Ma questo secondo il Nyt e secondo le fonti palestinesi da lui consultate porterà inevitabilmente a un’atmosfera da guerra civile.
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