Il figlio di Berlusconi apre le porte a Bianca Berlinguer che ospita tutti gli odiatori di Israele
Diario di guerra di Deborah Fait
Giorni fa ho scritto un messaggio sulla pagina di Piersilvio Berlusconi, che faceva più o meno così “Piersilvio, mi dispiace di non poter più guardare Rete 4 a causa delle nuove entrate antisemite. Come le è venuto in mente di dare un programma serale quotidiano alla Berlinguer? Guardare Nicola Porro, uno dei pochi giornalisti liberali della televisione italiana insieme a Daniele Capezzone, era un piacere che ci è stato tolto. Peccato”. Pensavo che il messaggio sarebbe passato inosservato invece ho ricevuto una sfilza di commenti positivi sullo stesso tono. “Tutti vogliamo Porro…Voglio Porro, non seguirò più Rete 4… Concordo pienamente, non si può sentire la Berlinguer, adesso pure da lunedì al venerdì… Mi spiace ma non seguirò più alle 20.30… Ringrazio chi ha inventato il telecomando, vergognatevi … Vero, a me non è mai piaciuta la Berlinguer, mentre Porro è bravo” e altri messaggi sempre favorevoli a Porro. È incomprensibile la scelta fatta dal giovane Berlusconi, Rete 4 era l’unica che si poteva seguire senza farsi venire attacchi di fegato per la deriva antisemita che hanno quasi tutti i canali TV. Bianca Berlinguer è quella che ad ogni sua puntata aveva come ospite Alessandro Orsini, quello, per capirci, che aveva dichiarato pubblicamente che “Israele è la feccia del mondo, razzista e fascista”. Se questo sarà l’andazzo delle future trasmissioni della Berlinguer non credo che gli ascolti saliranno, prevedo invece un precipizio vero e proprio verso il nulla. Nicola Porro è un giornalista con i fiocchi, ha carisma, di cui è completamente priva la Berlinguer, a differenza di quest’ultima è divertente, è liberale ed è senza alcun dubbio amico di Israele. Lo ha dichiarato con forza e decisione: “Io sarò sempre dalla parte di Israele e della democrazia”. Conosco molti amici che aspettavano, come me, Stasera Italia, condotta da Porro in modo magistrale perché, anche se doveva, per par condicio, invitare ospiti di sinistra anche molto sgradevoli come il prof D’Orsi, riusciva sempre a far sì che uscissero dal suo studio dopo aver fatto una figura meschina senza però averne la consapevolezza. È stata mitica la sua intervista a Francesca Albanese, rappresentante ONU per i diritti civili, odiatrice di Israele fino all’isteria, che alla fine balbettava scemenze e si guardava intorno come per cercare aiuto. Certamente la mia protesta non toccherà Piersilvio ma spero che lo share degli ascolti lo convinca a cambiare idea e a ritornare sui suoi passi.