Ma quanto ci costano ?
i tre terroristi della Basilica della Natività ospiti nel nostro paese
Testata: Il Sole 24 Ore
Data: 24/06/2003
Pagina: 1
Autore: Fabrizio Galimberti
Titolo: Ospitalità, palestinesi e spese riservate
Dalla prima pagina del Sole 24 Ore un editoriale abbastanza sorprendente. Tocca un argomento delicato. Ci auguriamo che interessi qualche altro giornale.
Questa settimana approda al Senato, per l'approvazione definitiva, il disegno di legge, già approvato dalla Camera, che converte un decreto del maggio scorso; il quale decreto prorogava la validità di un precedente decreto convertito, che stabiliva oneri e regole per l'ospitalità nel nostro Paese di tre militanti palestinesi. La vicenda si rifà al famoso assedio, da parte israeliana, dei palestinesi che nel maggio del 2002 si erano asserragliati nella Basilica della Natività a Betlemme. La cosa si sbloccò con un accordo, mediato in sede Ue, con il quale veniva dato un salvacondotto per un certo numero di quei palestinesi che, via Cipro, venivano poi isstradati in alcuni Paesi della Comunità disposti a ospitarli. L'Italia ne accettò tre, e una lette apposita ne permise l'ingresso, in deroga alle norme vigenti sull'immigrazione, e determinò le spese per l'accoglienza.
Il termine di dodici mesi allora stabilito è scaduto e, accogliendo un invito della Comunità, i Paesi ospitanti hanno deciso di prorogare l'ospitalità, Fin qui tutto bene. Come tutti i partiti hanno detto, è cosa buona e giusta accogliere questi tre palestinesi, tanto più adesso quando si sta cercando di mettere assieme i cocci insanguinati del conflitto e si sono aperti alcuni spiragli di pace. Come ha detto il deputato Carlo Leoni, dei Democratici di sinistra "...si tratta di una ripresa di dialogo per la quale l'Italia deve spendersi davvero, e non con battute propagandistiche, fino a raggiungere l'obiettivo della fine dell'occupazione israeliana nei territori palestinesi, della fine del terrorismo e della cerazione di uno Stato palestinese autonomo, che conviva a fianco dello Stato di Israele in un clima di pace e di concordia".
Quel che lascia perplessi, però, è la questione di quanto l'Italia "deve spendersi", cioè di quanto costa questa ospitalità. Il progetto di legge all'esame del Senato (n.2302) stanzia, da qui alla fine dell'anno, 400mila euro per ospitare i tre militanti. Come sono giustificate queste spese?
Non sono giustificate, dato che la relazione tecnica è "assente giustificata", nel senso che, trattandosi di spese riservate, non c'è l'obbligo di dettagliarle. Facciamo allora un po' di conti. Si tratta di spendere 100 milioni delle vecchie lire al mese. Ora, affittare un appartamento con tre camere da letto, più vettovaglie e necessità varie per tre persone -e mettiamoci anche l'argent de poche- costerà al massimo un decimo di quella somma.
Poi c'è l'esigenza della sicurezza. Dopo un anno di permanenza in Italia ci dovrebbero essere pochi dubbi -se mai ce ne fossero stati- sulla pericolosità dei tre. Per quanto riguarda la loro incolumità è ben poco probabile che il Mossad voglia creare incidenti internazionali con spedizioni punitive in terra italiana. E per quanto riguarda le loro (non provate) propensioni al terrorismo, è altrettanto poco probabile che vogliano organizzare attentati nel Paese ospitante. Ma mettiamo pure che debbano essere attentamente sorvegliati, da due agenti armati che si diano il turno 24 ore al giorno, per un totale di sei uomini-mese. E mettiamo pure che lo Stato abbia assunto ex novo questi agenti per questa sola bisogna. Aggiungendo quelle spese, si arriverebbe a poco più della metà della somma stanziata. Insomma, in un momento in cui il prefetto Alessandro Pansa lamenta che il ministero dell'Interno dovrò fermare le macchine della Stradale se non arrivano più fondi, in cui scarseggiano le somme per le strutture di accoglienza (quelle "normali") e per il rimpatrio dei clandestini, un po' più di trasparenza sulle spese "riservate" non guasterebbe.
L'episodio della Basilica della Natività ha suscitato reazioni svariate, quasi tutte alimentate dalla convinzione (in malafede?) che gli israeliani abbiano circondato la Basilica nel tentativo di colpire i palestinesi ivi nascosti. Ma un piccolo dettaglio si è perso per la strada: non si tratta di semplici palestinesi, bensì dei terroristi che hanno approffittato della "bontà" dei religiosi per nascondersi e per trasformarli in ostaggi. I media hanno stravolto questi fatti, facendo così credere che sono gli israeliani i cattivi che vogliono assediare dei palestinesi in un luogo sacro.
Le conseguenze ora sono sotto gli occhi di tutti: i "militanti" ospiti qui, in Italia, godono di diritti e benefici dettati dalla legge italiana. Sono diventati degli "eroi". Il Sole 24 ore si preoccupa di illustrare i "pericoli" finanziari relativi alle spese erogate per la loro accoglienza. Ma della presenza dei terroristi che fanno fuori dei civili innocenti, nessuno se ne preoccupa? Ospitandoli e finanziandoli, l'Italia si rende complice del terrorismo palestinese.
Ma su questo punto il giornalista non ne è così convinto, tant'è vero che si è preso la premura di sottolineare il fatto che, non essendoci delle prove della loro "prospensione al terrorismo", il rischio di un attentato in Italia non sarebbe così alto. Questo è il meno, rimane cosa grave sempre il non essere obiettivi nei confronti della presenza dei tre terroristi (e non semplici militanti) nel nostro Paese.

Invitiamo i lettori di informazionecorretta.com ad inviare il proprio parere alla redazione del Sole 24 Ore. Cliccando sul link sottostante si aprirà una e-mail già pronta per essere compilata e spedita.


letterealsole@ilsole24ore.com