Israele si difende 22/11/2023
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Disinformazione sanitaria online: chi sono le persone più vulnerabili? -  Osservatorio Terapie Avanzate

Buongiorno Deborah,
penso che l'unica soluzione per la Palestina sia la consegna di Gaza e del west bank a Israele. sono territori ebraici da sempre... .. seconda cosa, mio fratello circa 10 anni fa, come cattolico insieme ad un gruppo di pellegrini è stato in Terra Santa.. si è trovato inserito in un pacchetto organizzato, in cui oltre a visitare i luoghi sacri del cristianesimo, si visitavano anche i presunti luoghi di oppressione degli ebrei nei confronti dei palestinesi. il tutto faceva risultare i palestinesi vittime dei cattivi ebrei.. credo che bisogna combattere anche una guerra per la verità per sconfiggere la decennale disinformazione e propaganda musulmana.
cordialità
Roberto
 
Caro Roberto,
Nel periodo in cui la Striscia di Gaza era di Israele (1967-2005) era fiorente, serre che esportavano frutta e verdura biologica, verde che aveva sostituito la sabbia, gli abitanti arabi lavoravano con gli israeliani e stavano economicamente bene. C’erano problemi, si, qualche terrorista irriducibile si svegliava ogni tanto ma non più che nel resto di Israele da sempre colpito da arabi incattiviti dalla propaganda dei loro capi. Dal 2006 ad oggi Gaza è diventata la terra di Hamas, disoccupazione alle stelle, le coltivazioni distrutte e sostituite dalle batterie di missili, miseria e depravazione. Non credo che Israele, finita la guerra, vorrebbe prendersi in carico quella patata bollentissima (come non l’aveva voluta l’Egitto nel 1979 quando Israele restituì il Sinai). La cosa migliore sarebbe smilitarizzare sia Gaza che la parte palestinese di Giudea e Samaria e creare qualcosa di simile a uno stato controllato da una coalizione di nazioni. Combattere la propaganda è un compito arduo e noi ce la mettiamo tutta ma le manifestazioni antisemite di questi giorni hanno dimostrato che il male e le menzogne hanno spesso la meglio sul bene e la verità storica.
Un cordiale shalom

 
Cara Deborah,
si susseguono sondaggi che dimostrano che la maggiore parte della sinistra (in Italia e nel mondo cosiddetto progressista) è antisemita. Ma che sorpresa! Da anni si bercia che gli antisemiti sono solo e unicamente quelli di destra e adesso, dati alla mano, si verifica che l’odio verso Israele e il suo popolo proviene “anche” dalla sinistra! Ma chi l’avrebbe mai pensato?Io parlo secondo la mia esperienza personale: sono quasi vicina ai 60 anni e l’antisemitismo di “destra” l’ho sentito raccontare dai miei nonni e dai miei genitori. Durante la mia vita, l’antisemitismo l’ho percepito prevalentemente dalla sinistra, non necessariamente quella estrema, a cominciare dalle assemblee di istituto alle superiori, dove l’odio verso gli ebrei, mascherato da “antisionismo”, si accompagnava sempre alle bandiere con la falce e martello. Il culmine dell’odio antisemita di sinistra si raggiunse, come ricorda anche lei in un suo articolo, nell’ottobre (guarda caso) del 1982 con l’assassinio del piccolo Stefano Gaj Tachè all’uscita della Sinagoga di Roma, da parte dell’organizzazione terroristica palestinese il cui capobanda, Arafat, pochi mesi prima era stato accolto, armato, dal   Parlamento italiano. TUTTA la sinistra parlamentare si alzò in piedi e lo applaudì, “novello Mazzini”, a cominciare da Bettino Craxi con la benedizione di Sandro Pertini, personaggi di spicco della politica italiana di allora non certo di destra. Sempre in quell’anno, nel corso di una manifestazione a Roma della CGIL, fu depositata una bara davanti alla Sinagoga, quale mafioso avvertimento che si concretizzò con l’uccisione di Stefano. E adesso ci si stupisce che l’antisemitismo militante, quello per intenderci che prende in ostaggio le piazze e le università italiane e del mondo, che grida odio e inneggia alla eliminazione di Israele, proviene da sinistra? Ma questi che si stupiscono, mi chiedo, dove hanno vissuto prima d’ora? Nell’uovo di Pasqua? Negli anni settanta si diceva: “Il cuore batte a sinistra”. Anche l’antisemitismo.
Con devozione
Marialessandra Biglino

Cara Marialessandra,
La tragedia del 1982 con l’assassinio del piccolo Stefano Tachè è stata il risultato di anni di caccia all’ebreo e la falsa accusa a Israele del massacro di Sabra e Chatila avvenuta nel settembre del 1982 ad opera dei cristiano-maroniti libanesi, stanchi delle angherie cui erano sottoposti dalle bande dei fedayn di Arafat che assalivano i villeggi cristiani, bruciavano le chiese, imponevano tasse. Alla fine hanno distrutto il Libano che era, prima dell’invasione palestinese, la Svizzera del Medio Oriente. Esasperati i maroniti entrarono nei campi palestinesi con l’intenzione di stanare i terroristi i quali, com’è loro uso, si fecero scudo di donne e bambini. Fu strage e l’unica responsabilità di Israele fu di non aver previsto la vendetta libanese contro Arafat ( poi esiliato a Tunisi). Praticamente fu una resa dei conti dei libanesi contro i banditi dell’OLP ma la colpa fu data unicamente a Israele. Ricordo i titoli dei giornali italiani “Israeliani= nazisti”, questo scatenò gli odiatori e i terroristi. Il 16 settembre accadde Sabra e Chatila e il 9 ottobre dello stesso anno un commando di fedayn attaccò la sinagoga. Non commento il comportamento di Pertini in quell’occasione (l’ho fatto varie volte) ma ricordo che la Comunità ebraica non lo volle al funerale. Oggi le masse di ignoranti antisemiti con bandiere rosse e palestinesi (e anche qualcuna nera dell’Isis), che riempiono le piazze italiane sarebbero pronti a ripetere l’abominio del 1982. “L’odio batte a sinistra”, non il cuore.
Un affettuoso shalom

Cara Deborah,
Approvo anch'io l'ottima analisi della lettrice Donatella Misler (meriterebbe un premio !). Comunque non guardo più le notizie Rai , almeno su questo argomento, ma solo J 24 ( e qualche volta Al Jazeera per vedere fino a che punto può arrivare un simile giornalismo).
Tenete duro !
Sandro

Caro Sandro,
Ci vuole coraggio a guardare Al Jazeera ma, tutto sommato, non credo sia molto peggio di alcune televisioni italiane. Noi teniamo duro, il problema sono gli altri, quelli che vorrebbero una tregua che consentirebbe a Hamas di riarmarsi. È quasi certo che tale ricatto stia funzionando.
Un cordiale shalom