Un fiume di soldi sporchi ai terroristi 27/10/2023
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Show your support and stand with Israel

Gentile Deborah, Non sono rimasto affatto sorpreso dall'uscita grottesca e inaccettabile del segretario Onu Gutierres che giustifica i tagliagole di hamas. Sono anni che la fatiscente Onu accetta tranquillamente che commissioni per i diritti civili e per la liberta' di pensiero siano presiedute da rappresentanti di stati che non hanno la piu' pallida idea di democrazia e di liberta' . Anzi , odiano la sola idea di democrazia. Anche in UE di recente e' scoppiato il caso Qatargate , un sacco di soldi dati a personaggi '' insospettabili '' (?? ) che si riempivano le tasche di petrodollari. La ormai muffosa UE ha messo subito tutto a tacere, complice tanta nostra stampa sedicente libera e progressista. Per non parlare dell'inquinamento ideologico ormai esistente nelle universita' americane ( ed europee ) un tempo prestigiose. Insomma , un fiume di soldi che arriva a corrompere fino a livelli altissimi con una mano , mentre con l'altra mano finanzia tranquillamente tagliagole e agitatori islamisti. E' una nuova strategia di guerra non dichiarata. Il grosso guaio è che di questo aspetto si parla poco , si vede che i beneficiati del fiume di soldi sporchi sono una folla enorme. Un caro saluto 

Dante D 

Caro Dante, All’ONU i paesi arabi, islamici e quelli occidentali che li sostengono sono circa 120 su un totale di 193. È chiaro quindi che la maggioranza vince sempre, da qui le continue risoluzioni contro Israele e quasi nessuna contro gli stati canaglia. Gli stati europei, la EU, gli USA, l’ONU, tutti coloro che finanziano i terroristi con la scusa degli aiuti umanitari, dovrebbero essere ritenuti complici. Giorni fa la EU doveva votare se mandare o meno soldi a Gaza e hanno deciso di continuare a foraggiarli. Di fronte a questo non ci sono parole. Un cordiale shalom 

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Buonasera gentilissima Fait, la disturbo ancora. Se lei sarà così gentile da dirmi la sua opinione sul premier Israeliano Netanyhau, di cui conosco un po la storia, fratello dell'eroe di Entebbe. Io leggo pure Fiamma Nirenstein, non amo comunque il Giornale su cui scrive, ne parla bene, ma non so la sua opinione. C'è chi lo definisce corrotto e imbelle. Io non so. Certo la parte politica europea con cui è legato non è in cima alle mie preferenze, mi riferisco a Meloni, Le Pen, Orban, ma non vorrei se gli strali degli europei fossero dettati da questi legami. Vorrei sapere anche secondo lei quanto è pericoloso l'Iran e se si arriverà mai ad accordi con l'Arabia Saudita, altro regime comunque oscurantista e ambiguo. Inoltre non so se lei è cittadina israeliana. Comunque il mio cuore sanguina per il 7 ottobre, ma il mio pensiero sta sempre dalla parte d'Israele Spero che mi risponda. Le auguro buon lavoro e cordiali saluti 

Giuseppe Lentini 

Caro Giuseppe, Netanyahu è stato uno dei migliori premier di Israele. Attualmente vive un periodo buio, come tutti noi e non credo che finita la guerra potrà restare al suo posto. È successo anche alla grande Golda Meir che un anno dopo la guerra del Kippur, si è dimessa. Non voglio esprimermi su Le Pen e Orban perché non li conosco ma Giorgia Meloni sta facendo una magnifica politica nei confronti di Israele, abbiamo il suo sostegno totale, a differenza dei governi che l’hanno preceduta. Io sono cittadina israeliana e speravo tanto in una normalizzazione con l’Arabia Saudita, il più grande paese islamico. Purtroppo l’Iran, attraverso i terroristi tagliagole di Hamas, ha tentato di farlo saltare…per il momento. Un cordiale shalom 

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Cara Deborah, condivido con lei cosa diceva mio padre deceduto tre anni fa durante la prima ondata di covid. Era di una benestante famiglia di Alba, molto cattolica e osservante (lui invece si autodefiniva ateo praticante). Nel 1938, anno delle leggi razziali, frequentava le scuole medie in Libia, perché mio nonno era un militare e in quel periodo era di stanza nella città di Misurata. Aveva in classe molti compagni di religione ebraica (c'era, allora una numerosa comunità ebraica libica), che scomparvero all'indomani di quelle leggi infami. Lui non li vide più. La cosa particolare fu che i compagni musulmani, figli dei gerarchi libici, continuarono invece a frequentare regolarmente le lezioni. Questo la dice lunga di come la dittatura fascista sostenesse e apprezzasse i musulmani. In seguito, divenuto adulto, per motivi di lavoro dovette viaggiare in molti paesi islamici, soprattutto Tunisia e Iraq. Proprio in Iraq, vide trasmesso alla TV un programma per bambini in cui si faceva vedere un pompelmo e la scritta sotto "Questo è un pompelmo, proviene dall'entità sionista. Tu devi odiare l'entità sionista". Erano gli anni "80. Tutto ciò per dire che mio padre aveva una conoscenza abbastanza approfondita del mondo musulmano. Lui diceva :"Il musulmano moderato è quello che non si fa saltare in aria in un asilo ma approva chi lo fa". Con infinita stima e viva Israele sempre. 

Marialessandra Biglino 

P.S.: per potere entrare in Iraq, mio padre dovette farsi battezzare una seconda volta perché, dopo la seconda guerra mondiale, non trovava più il suo certificato di battesimo. Doveva provare di non essere ebreo. Ma questa non era discriminazione razziale per il benpensante Occidente. 

Cara Marialessandra, Mi scuso per il ritardo ma in questi giorni sono oberata anche perché spesso devo interrompere il lavoro per correre in rifugio. Questa è la nostra vita in Israele ormai. La sua lettera è una breve lezione di storia e geopolitica che spero leggeranno in molti. Quello che scrive sono informazioni che molti non conoscono, o hanno dimenticato, del periodo fascista e delle leggi razziste del 1938 ma, soprattutto, moltissimi ignorano il profondo odio contro gli ebrei del mondo musulmano. La ringrazio e le mando un affettuoso shalom