Il sangue degli ebrei non è più gratis 17/10/2023
Diario di guerra di Deborah Fait
Autore: Deborah Fait
Il sangue degli ebrei non è più gratis
Diario di guerra di Deborah Fait

Israel: Boot camp for start-up success - BBC Future

Ottanta anni e 9 giorni fa, i nazisti rastrellarono il ghetto di Roma e portarono ad Auschwitz 1023 ebrei, famiglie intere. Tornarono in 16, nessun bambino.
I nazisti palestinesi, e ribadisco palestinesi, di Hamas il 7 ottobre 2023 hanno ammazzato, torturato, sgozzato, decapitato 1300 ebrei, uomini, donne e bambini, famiglie intere. Hanno rapito 199 ostaggi ( questo è il numero dato proprio oggi dall’esercito israeliano), ferito più di 3300 persone di cui molte sono in coma e quelli che sopravviveranno non potranno mai più vivere una vita normale. C’è solo una differenza tra l’orrore perpetrato dai tedeschi e quello dei palestinesi, ribadisco palestinesi. Oggi il nostro sangue non è più gratis, oggi esiste Israele, oggi abbiamo un esercito, ci difendiamo e la facciamo pagare ai nemici che ci vogliono veder scomparire dal pianeta.

Israele, nella sua grande generosità, cosa sconosciuta al nemico, ha accettato gli aiuti umanitari per i palestinesi che da Gaza sono riusciti ad arrivare vicino a Rafah, al confine con l’Egitto, dopo essere stati ammazzati a decine da Hamas lungo la strada per la salvezza. Non entreranno perchè Al Sisi rifiuta di farli passare, potranno uscire da Gaza solo gli stranieri e quelli con doppio passaporto, gli altri saranno rifocillati. Viene da chiedersi quale paese al mondo, di fronte a un massacro come quello avvenuto il 7 ottobre, permetterebbe che a un nemico così barbaro venisse dato aiuto. E quale paese al mondo avviserebbe il nemico di ripararsi dai bombardamenti. Vorrei ribadire alcune cose già scritte da me in precedenza, ma mi preme metterle in chiaro. Quella litania “Hamas non è i palestinesi” continua a graffiare le mie orecchie come lo stridio di un gesso sulla lavagna e fa il paio con “Il governo di Tel Aviv”. Ad ogni talk show c’è qualcuno che lo dice e chi ascolta tace. Oggi lo ha detto, tutto bello incravattato, anche il vecchio corrotto terrorista, Abu Mazen che non indice elezioni dal 2005 per la paura, legittima, che vinca Hamas. Dunque il vecchio malefico ha dichiarato ai giornalisti “Hamas non è i palestinesi”. Come faccia tosta non c’è male. Allora chi è Hamas? Chi ha eletto Hamas a Gaza? Chi vuole Hamas anche nei Territori? I marziani? Chi sono quelli che sciamano per le strade urlando di felicità ogni volta che un terrorista ammazza ebrei? Sono palestinesi che avranno mal di denti a forza di mangiare caramelle e dolci per festeggiare la nostra morte. I 3000 che hanno invaso Israele sabato scorso erano palestinesi. Più della metà erano uomini civili, non guerriglieri di Hamas, civili che hanno saccheggiato, violentato, rubato, aiutato a prendere gli ostaggi! Abbiamo visto i civili di Gaza portare via una ragazza che gridava aiuto tendendo le braccia verso il fratello preso a calci e quella povera vecchia costretta tra due che ridendo la portavano via dalla sua vita. E, ditemi, chi ha ammazzato durante le intifade ogni ebreo che per errore entrava nei loro maledetti territori? Vorrei far vedere per ore, per giorni, i filmati dei “palestinesi che non sono Hamas” sparare contro le auto di ebrei, lanciare pietre che ammazzano come pistolettate.

Il problema è che non appena Israele reagisce al loro terrorismo, i palestinesi si mettono a frignare e il mondo si rivolta contro di noi.
Mentre scrivo sento il rumore dei missili che sparano da Gaza. Pochi minuti fa hanno sparato su Tel Aviv, Gerusalemme, Rishon LeZion.
I nazisti palestinesi, e ribadisco palestinesi, stanno realizzando a loro spese che mai più gli ebrei verranno ammazzati gratis come 80 anni fa e i 2000 anni precedenti. Mai più. Se lo metta bene in testa anche il mondo che li giustifica e li difende.

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Deborah Fait

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