David Ben-Gurion e la democrazia di Israele 29/08/2023
Analisi di Antonio Donno
Autore: Antonio Donno
David Ben-Gurion e la democrazia di Israele
Analisi di Antonio Donno

David Ben-Gurion and the Foundation of Israeli Democracy (Perspectives on  Israel Studies): Kedar, Nir, Watzman, Haim: 9780253057464: Amazon.com: Books

Il libro di Nir Kedar, David Ben-Gurion and the Foundation of Israeli Democracy (Indiana University Press, 2021, pp. 272) pone questioni di primaria importanza sulla democrazia israeliana.  Secondo Ben-Gurion, Israele non aveva bisogno di una costituzione, ma di uno Stato, la cui base fosse la solidità di una democrazia; in sostanza, una costituzione non era la condizione necessaria per dar vita ad una Stato democratico, rispettoso della legge. Per di più, secondo Ben-Gurion, una costituzione presentava una complessa serie di problematiche, la prima delle quali consisteva nella difficoltà di essere emendata. Per questo motivo, come è noto, secondo Ben-Gurion, il centro vitale dello Stato poggiava su un sistema giudiziario indipendente, a sua volta cuore della democrazia. 

     Israele è lo Stato degli ebrei, di tutti gli ebrei, senza distinzione alcuna. Una costituzione, al contrario, avrebbe finito per attribuire alla società israeliana, di per sé frammentata, una fittizia unità, mentre la sua vera unità, la sua eterna unità consisteva nel fatto che l’ebraismo riunisce il popolo ebraico nel Mamlakhtiyut, in una sorta di mamlakha, di un Regno, meglio di uno Stato, nel quale l’individuo era la sintesi, la rappresentazione di tutti gli individui, tutti gli ebrei a qualsiasi orientamento religioso appartengano.

David Ben-Gurion - Wikipedia

     Discorso ben diverso riguarda la posizione di Ben-Gurion sulla questione araba. Il mondo arabo, sia quello interno allo Stato di Israele, sia quello facente parte degli Stati arabi circostanti, vuole la distruzione di Israele. Per questo motivo, Ben-Gurion assunse, fin dall’inizio, una posizione estremamente chiara nei confronti del problema arabo; egli interpretò la presenza araba in seno allo Stato ebraico come la quinta colonna pronta a schierarsi a favore dell’eventuale invasione araba dai Paesi circostanti. Una previsione, quella di Ben-Gurion, che ha tenuto banco per decenni nel conflitto arabo-israeliano, fino ai tempi più recenti, quando sono stati firmati gli “Accordi di Abramo”. Proprio a causa del protrarsi dello scontro tra mondo arabo e Israele, Ben-Gurion riteneva giustamente che la presenza araba in territorio israeliano non poteva che impedire che una repubblica democratica fondata sull’eguaglianza di tutti i cittadini e sulla norma di legge potesse realizzarsi.

     Il pragmatismo di Ben-Gurion non faceva sconti sugli aspetti cruciali dello Stato ebraico. Secondo Ben-Gurion, Mamlakhtiyut, “civicism” secondo la versione inglese, era un concetto politico che poneva lo Stato come la rappresentazione primaria dell’individuo, inteso esclusivamente come ebreo vivente nella sua patria, Israele. Dunque, il concetto di Stato, secondo Ben-Gurion, pur comprendendo i principi basilari della democrazia di stampo occidentale, non abbisognava di una costituzione, ma di leggi fondamentali. Eppure, quando il 29 novembre 1947 le Nazioni Unite dettero vita allo Stato di Israele, per mezzo della spartizione, l’Assemblea decise che lo Stato ebraico avrebbe dovuto dotarsi di un’assemblea costituente che avrebbe creato, a sua volta, una costituzione democratica. Il che non avvenne. L’obiettivo di Ben-Gurion consisteva nella creazione di un solido ufficio di primo ministro, perché la situazione del Paese, secondo il suo punto di vista, necessitava di una forte conduzione politica a fronte del pericolo di ripetute invasione di Israele da parte dei Paesi arabi.

     Ben-Gurion, in conclusione, aveva una concezione dello Stato fondata su leggi che ne determinavano la solidità e, nello stesso tempo, la validità dei principi di democrazia. Tali principi coinvolgevano tutti gli israeliani, a qualsiasi orientamento religioso appartenessero e quali fossero le loro origini etniche. Queste basi hanno caratterizzato la democrazia d’Israele sino ai nostri giorni; David Ben-Gurion ne è il Padre Fondatore.

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