Finiamola con l'ipocrisia di un pacifismo che giustifica il terrorismo 13/08/2023
Diario estivo israeliano di Deborah Fait
Autore: Deborah Fait
Finiamola con l'ipocrisia di un pacifismo che giustifica il terrorismo
Diario estivo israeliano di Deborah Fait

Approfitto della lettera che segue, non solo per dare una risposta a un mio lettore, ma per gridare BASTA! con questi pacifisti, ahimè israeliani, che non si rendono conto di lavorare per chi vuole distruggere Israele. Non capiscono che la politica del terrorismo palestinese e la sua giustificazione, equivalgono al suicidio del nostro paese.

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Deborah Fait

 Buongiorno, mi piacerebbe conoscere il Vostro parere sul libro "Le nostre lacrime hanno lo stesso colore" e sull'opera di "The Parents Circle"

Roberto Collodel

Le nostre lacrime hanno lo stesso colore - Awad, Bushra - Damelin, Robi -  Ebook - EPUB2 con Adobe DRM | IBS

 Gentile Roberto, 
Non ho letto il libro ma conosco l’associazione “Parents circle” Si tratta di un forum di famiglie che hanno perso un parente nel conflitto israelo-palestinese. Il forum è stato creato nel 1995 da Yitzhak Frankenthal e alcune famiglie israeliane e il primo incontro con famiglie arabe di Gaza avvenne nel 1998. Il forum promuove la riconciliazione tra i gruppi, arabo e israeliano. Gli israeliani che ne fanno parte sono i soliti pacifisti che condannano Israele e “l’occupazione” e che vorrebbero Israele diviso tra ebrei e arabi. Cosa ne penso? Tutto il male possibile per un fatto semplice e chiaro: queste persone mettono sullo stesso piano i morti civili israeliani ai terroristi arabo palestinesi che li hanno ammazzati. Le lacrime per la morte di un figlio, un padre, una madre o un fratello, avranno anche lo stesso colore ma le motivazioni sono diverse: un figlio di Israele viene ammazzato mentre beve tranquillamente una birra seduto in un caffè di Tel Aviv o Gerusalemme o mentre va a scuola o al lavoro. Il figlio palestinese muore perché si era imbottito di tritolo per ammazzare quell’ebreo seduto in un caffè o su un autobus e possibilmente decine di altri. Presumo dunque si tratti di un testo buonista e ipocrita per commuovere le persone e imbrogliarle con l’idea di una finta possibilità di pace. La pace si crea con un dialogo serio e con la volontà politica che da parte palestinese non esiste, non con la giustificazione del terrorismo. Un cordiale shalom