Periscopio 28/07/2023
A cura di Diego Gabutti
Autore: Diego Gabutti
Riprendiamo da ITALIA OGGI di oggi, 28/07/2023, "Periscopio" a cura di Diego Gabutti.

La rabbia e la dolcezza di Sinéad O'Connor - Daniele Cassandro -  Internazionale
Sinéad O’Connor

Dirò addio a tutto il mio dolore / e domani sarò per la mia strada. / Credo che il Signore sia a New York City. / [...] / Beh, eccomi qui, Signore, che busso alla tua porta sul retro. Sinéad O’Connor, scomparsa il 26 luglio 2023, canta I Guess the Lord Must Be in New York City.

Con la radicale svolta a destra degli ultimi mesi, Benjamin «Bibi» Netanyahu vuole eliminare il potere delle istituzioni che storicamente hanno garantito l’assetto democratico d’Israele, e nega la possibile esistenza d’uno Stato palestinese ponendo fine al principio di «due popoli, due Stati» per riprendere quello «due popoli, uno Stato», già slogan dell’islamismo radicale. Titolo di Linkiesta.

Sulla fornitura di bombe a grappolo da parte degli Stati Uniti all’Ucraina si è scatenato un putiferio mediatico come se queste armi non fossero già impiegate durante questa guerra. [...] La verità è che le bombe a grappolo sono già state ampiamente usate dalla Russia durante l’aggressione all’Ucraina. Nel maggio 2023, per esempio, Human Rights Watch riportava attacchi russi con bombe a grappolo in almeno 10 delle 24 regioni dell’Ucraina, con centinaia di feriti. [Un anno prima, l’8 aprile 2022,] segnalava l’attacco con un missile balistico russo Tochka-U armato con bomba a grappolo contro un affollato treno nella stazione di Kramatorsk col risultato di almeno 58 civili uccisi e oltre 100 feriti. utopiarossa.blogspot.com

Se Putin fosse il nuovo Hitler, ci sarebbe solo una cosa da fare: una guerra contro la Russia. Per me non è Hitler, è solo uno che vuole sviluppare una sfera d’influenza e avere la certezza che non ci siano missili puntati contro la Russia. Gad Lerner.

[Membri della «putinosfera» americana, insieme agli «ufficiali dell’intelligence russa» sotto copertura e alle loro reti d’agenti,] sono spesso intellettuali di spicco che, per ingenuità, vanità o convinzione, esprimono idee utili agli obiettivi del Cremlino. Lenin li chiamava «idioti utili». Durante la Guerra Fredda, l’archetipo era «l’intellettuale di sinistra manipolato dal regime sovietico per lodare i suoi meriti e negare i suoi crimini». Oggi, gli amici della Russia negli Stati Uniti, come in tutto il mondo occidentale, sono più numerosi tra i nazionalisti di destra che tra i progressisti, ma si trovano anche nei circoli della politica di estrema sinistra. Laurence Saint-Gilles, Desk Russie (en.desk-russie.eu).

L’idea che l’Holodomor [il genocidio per fame] sia stato un atto intenzionale di Stalin per sterminare gli ucraini aspetta ancora una dimostrazione scientifica. La storiografia dibatte tuttora delle cause di quella grande carestia. Luciano Canfora, il Fatto quotidiano.

Se Time, nel 1944, proclamò Stalin «uomo dell’anno» una qualche ragione ci ha da essere. Luciano Canfora, postfazione a D. Losurdo, Stalin, Carocci 2008.

Agente d’influenza. Soggetto che opera sulla base delle direttive d’un servizio di informazione e, sfruttando la propria posizione, cerca d’influenzare un individuo o un gruppo in senso favorevole all’organizzazione sponsor. Glossario dei servizi informativi, Quaderni d’Intelligence.

La cacciata di Roberto Saviano dalla Rai torna in faccia a Fd’I come uno sputo controvento. Non c’è infatti artista italiano, scrittore, vero o falso, ispirato o disperato che sia, il quale non cerchi come in sogno una splendida censura da parte del governo di qualsiasi risma e colore esso sia. [...] La censura è la spezia del proibito. Può trasformare uno scrittore in crisi, uno che non viene pubblicato nemmeno dal giornale che lo paga, in Oscar Wilde. [O un] rospo in Sakharov. Salvatore Merlo, il Foglio.

Fin dal primo momento l’importanza di questa nuova creatura, l’intellettuale, che avrebbe giocato un ruolo così enorme nella storia del XX secolo, risultò inseparabile dalla sua indignazione. Era l’indignazione che lo elevava a un livello di superiorità morale. E una volta lassù, era in grado di guardare dall’alto il resto dell’umanità. Come avrebbe poi detto Marshall McLuhan: «L’indignazione morale è una tecnica usata per conferire dignità agl’idioti». Tom Wolfe, La bestia umana, Mondadori 2003.

Londra. Kevin Spacey assolto da tutti i reati sessuali. La carriera della star del cinema era finita in frantumi e lui sul lastrico dopo le accuse [e la forsennata campagna #MeToo). Titolo del Giornale.

Mentre la Sicilia brucia, il Parlamento si è dedicato al niente. I ministri schierati a far da guardia armata al Senato a Daniela Santanchè, tutti lì, nessuno in Sicilia, erano l’immagine del niente. Il dibattito parlamentare che ne è scaturito è stato il dibattito sul niente. I senatori accigliati e battaglieri erano accigliati e battaglieri sul niente. La mozione di sfiducia del singolo ministro era il niente ed è sempre stata il niente. Mattia Feltri, La Stampa.

Non per contraddire i negazionisti, ma qui piovono chicchi di grandine grandi come meloni. Ellekappa, Repubblica.

La scommessa fatta da Meloni di puntare forte su una politica estera atlantista, antiputiniana e persino europeista ha avvicinato la premier italiana ai suoi avversari d’un tempo (come Biden) e l’ha inevitabilmente allontanata dai suoi amici d’un tempo (come Trump). Claudio Cerasa, il Foglio.

Passa alla Camera la proposta di Fd’I per rendere la maternità surrogata reato universale. Titolo della Verità.

Entro l’autunno chiunque vada all’estero e faccia ricorso alla maternità surrogata (la gravidanza portata avanti da una donna che poi rinuncia ai diritti sul bambino) sarà perseguito, una volta rientrato nei confini nazionali, come se il reato fosse stato commesso in Italia: carcere da tre mesi a due anni e una multa da 600mila a un milione di euro. Ipotesi irreale persino per i deputati del centrodestra che, insieme a un pezzo del Terzo Polo, hanno votato in massa per questo «obbrobrio giuridico» (copyright Pd) che contrasta con i principi del nostro Codice penale. Giovanna Vitale, Repubblica.

Diffida di chi vuol farti del bene a tutti i costi. Roberto Gervaso.

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