Periscopio 01/07/2023
A cura di Diego Gabutti
Autore: Diego Gabutti
Riprendiamo da ITALIA OGGI di oggi, 01/07/2023, "Periscopio" a cura di Diego Gabutti.

Vladimir Putin pushed to brink of nuclear horror | The Australian

Vladimir Putin bacia una ragazza mentre questa si scatta un selfie con lui. Il presidente è stato ricevuto da una folla adorante durante una visita nel Daghestan. Didascalia sotto una foto, Corriere della sera.

Più che una folla adorante, un cast stipendiato: praticamente la Brigata Wagner della Movska Film. Dal web.

Chi ha impedito al Cav di fermare la guerra? Vittorio Feltri, Libero.

O la Brigata Chimere della Berghem Film. Italia Oggi.

«Abbiamo documentato oltre 900 casi di detenzione arbitraria di civili, compresi bambini e anziani», ha dichiarato Matilda Bogner, capo della missione Onu di monitoraggio dei diritti in Ucraina. [...] Dei 77 civili giustiziati, 72 sono uomini e 5 donne. Queste esecuzioni sommarie da parte della Russia costituiscono un crimine di guerra, ha aggiunto la Bogner. Degli 864 civili detenuti dalla Russia, l’ufficio per i diritti umani è stato in grado di documentare in dettaglio 178 casi. Di questi, il 91% è stato torturato, afferma il rapporto, citando episodi di «waterboarding», cioè elettrocuzione, e d’uso di «box caldo», in cui i detenuti erano tenuti in isolamento ad alte temperature. [...] Tra le vittime ci sono bambini e anziani. Maurizio Stefanini, Linkiesta.

Putin ha detto che Prigozhin è un traditore, ma almeno finora non lo ha punito. È un grave segnale di debolezza, che in una monarchia assoluta invita gli avversari ad attaccare il re. Leon Panetta, ex direttore della Cia.

«Li abbiamo fatti correre», ha [dichiarato] il capo della Wagner mentre abbandonava, sabato sera, Rostov, osannato dai passanti. Anna Zafesova, La Stampa.

Nessun accordo è stato raggiunto nel colloquio tra Yuri Ushakov, consigliere del presidente russo Vladimir Putin, e il cardinale Matteo Zuppi. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. repubblica.it

E ora, cari pacifisti immaginari, ancora insisterete sulla mitica trattativa con lo Zar del Cremlino? Mario Lavia, Linkiesta.

Le nostre società, di cui critichiamo giustamente le imperfezioni, rappresentano oggi, rispetto alla maggior parte delle società del mondo, una felice eccezione. Queste società che vivono del dibattito permanente sull’ordine che deve esistere, queste società che fanno uscire il potere dal conflitto pacifico e regolato fra i gruppi e i partiti, sono senza dubbio a livello storico società eccezionali. Da questo [...] non concludo che tutte le società del resto dell’umanità sono chiamate a organizzarsi sul nostro modello. Dico che non dobbiamo mai dimenticare, nella misura in cui amiamo le libertà o la libertà, che godiamo d’un privilegio raro nel tempo storico e raro nello spazio. Raymond Aron, Libertà e uguaglianza.

Cresciuta in un contesto politico che della famiglia ha un’idea tradizionale, Alessandra Mussolini ha da tempo manifestato idee assai più progressiste arrivando a pronunciarsi per la trascrizione degli atti di nascita delle famiglie omogenitoriali in tutta l’Ue mentre Giorgia Meloni e il centrodestra sono impegnati in una battaglia contro la maternità surrogata che vogliono rendere «reato universale». milleunadonna.it

Conosco solo dagli organi di stampa le opinioni di mia sorella perché purtroppo da tanti anni non abbiamo rapporti. Non entro nel merito di quello che ha espresso. Personalmente sono assolutamente contraria all’utero in affitto. Da persona democratica, mi fa piacere che Alessandra sia libera d’esprimere opinioni non condivise dalla quasi totalità dei colleghi di partito. Credo tuttavia che si dovrebbe porre domande sull’appartenenza a un partito che non sembra più la sua comunità politica di riferimento. Rachele Mussolini, adnkronos.it

Sorella coltella. Pierpaolo Albricci, Italia Oggi.

Il test antidroga non lo faccio, è solo demagogia. se voglio farmi un tiro di coca, sono fatto miei. Gianfranco Miccichè (Riccardo Arena, La Stampa).

Un detenuto su tre è in carcere per droga. Tra loro, nessun politico. Questi votano le leggi proibizioniste, che mandano in galera decine di migliaia di semplici cittadini, ma se si fanno un tiro di coca, be’, sono fatti loro. Pierpaolo Albricci, Italia Oggi.

Bianca Berlinguer lascia la Rai e approda a Mediaset. [Alegher!] Titolo di Libero.

Meloni sa bene che un conto è blindare Donzelli e Delmastro in un vicenda, come il caso Cospito, nel quale tre quarti degli italiani facevano fatica a comprendere anche la materia del contendere, altro è legarsi mani e piedi alla tutela di una ministra in una storia dove, in attesa di eventuali sviluppi giudiziari, le questioni sono elementari: aziende spolpate e sull’orlo del fallimento, azionisti lasciati in braghe di tela, fornitori non pagati e messi in ginocchio, lavoratori licenziati e ancora in attesa del tfr. Stefano Cappellini, Repubblica.

Un’altra volta. L’ennesimo caso. Assolti dopo trent’anni. 27, per la precisione. Avrebbero dovuto scontare l’ergastolo tutti e cinque, condannati per aver ucciso un gioielliere di Suzzara, Mantova, nel 1996. Non avevano commesso il fatto. Prima di loro la magistratura inquirente aveva fatto arrestare un giostraio. Galera, poi fuori. Non c’entrava. Dopo di lui altri dodici, dicasi dodici persone, con lo strategico concorso degli inquirenti di Venezia, Padova, Mantova, Verona e Vicenza. Non c’entravano. Qualche annetto, e fuori. Sei anni fa, gli ultimi cinque: «Stavolta son quelli buoni«. Condannati. Ergastolo. Passano (solo) ottanta mesi dentro. [...] Finché, due giorni or sono, fuori anche questi perché: «non hanno commesso il fatto». [...] Uno allora può pensare [...]: ma i nostri Pubblici ministeri sono tutti laureati al Cepu? Andrea’s Version, il Foglio.

Chi dice «non ho parole», farebbe bene a stare zitto. Roberto Gervaso.

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