Silvio Berlusconi e Israele 19/06/2023
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Silvio Berlusconi con Benjamin Netanyahu

Gentile Deborah: ho letto il suo articolo, e dato il momento ho rimandato questa mia; fino a quando, venerdì scorso, il minuto di silenzio in memoria del suo amico Berlusconi e il discorso, di Putin a San Pietroburgo mi hanno suscitato il dubbio sulla singerità dell'amicizia con Israele. Come si può dire “non può essere vero. Mai più, mai più”, e al tempo stesso essere amico di un criminale che definisce Zelensky vergogna degli ebrei, e massacratore di una popolazione inerme con armi dei suoi amici iraniani, allo stesso modo come ha fatto con i civili siriani appoggiando il suo amico macellaio. apprezzo il cambiamento dell'Italia nelle votazioni ONU contro Israele, e spero che vi seguiranno conferme; in quanto come ebbe a dire il prof Ugo Volli su Shalom di novembre 2022 "Una rondine non fà primavera". Venendo alla politica di casa nostra, credo che durante i governi di B i danni siano maggiori dei benefici. La fortuna è stata soprattutto per le aziende di famiglia, grazie anche ai favori del suo amico Craxi. Sorvolo sulle leggi ad personam, sulle ombre con la mafia, e senza entrare nella sua vita privata, mi chiedo quali vantaggi hanno portato gli amici dell'allegra compagnia notturna, quando c'è li siamo ritrovati sulle poltrone del parlamento italiano ed europeo e certo non per meriti; pensi solo al Trattato di Dublimo. Umano, simpatico divertente...si; ma mi chiedo se siano queste le doti richieste ad un Primo Ministro. Sinceramente, come italiano, le sue "corna e i suoi cu cu", mi hanno procurato un senso di vergogna. Ringrazio il breve governo Draghi,merito questo anche del cavaliere, e in particolare il nostro presidente Sergio Mattarella, che forse tanto divertente non è, ma di sicuro ha reso e rende onore al nostro paese. Confido nel tempo per un giudizio giusto su tutto quello che è stata la figura di Berlusconi, e nel frattempo non ci resta che rispettare le opinioni di ognuno di noi. Cordialmente.

Angelo Di Palma

 Gentile Angelo,
Innanzitutto Berlusconi non era mio amico ma il presidente del Consiglio italiano. In secondo luogo la sua amicizia con Putin risale a un periodo in cui tutti erano amici di quello che si è poi rivelato essere un feroce dittatore e assassino. Tutto il mondo aveva rapporti con lui, anche Israele e non erano rapporti freddi e distanti ma molto calorosi. Tanto calorosi e importanti che per anni Israele ha potuto bombardare i terroristi hezbollah in Siria mentre Putin guardava dall’altra parte. Non sta a me dire se Berlusconi sia stato un bravo premier, certamente era uno sui generis cui l’Italia, fino al 1994, ingessata dalla Dc e dal PCI, non era abituata e nemmeno l’Europa. Le sue uscite forse erano imbarazzanti per alcuni ma, nonostante tutto, è stato sulla breccia, rieletto, per decenni . La sua amicizia per Israele è stata sincera, posso dirlo con sicurezza, e questo, per me, è la conditio sine qua non per apprezzare una persona. Sarà una mia limitazione ma così è. Pensarla diversamente non intacca la stima che abbiamo l’uno per l’altra e, come lei scrive, non ci resta che rispettare le opinioni altrui. Un cordiale shalom