Una delle solite interviste
A De Giovannangeli servono nuove ginocchiere
Testata:
Data: 12/05/2003
Pagina: 8
Autore: Umberto De Giovannangeli
Titolo: Powell: la pace in Medio Oriente ora si può fare
De Giovannangeli illustra le dichiarazioni di Powell fatte nell’ambito del suo viaggio diplomatico in Medio Oriente.

Ciò che sconcerta però non è l’articolo principale ma gli altri due brevi articoli che riempiono la pagina dedicata al Medio Oriente.

Uno si intitola "Arrestati cinque pacifisti nei Territori. Commando palestinese uccide un colono"

Troviamo di cattivo gusto il fatto che la notizia dell’uccisione di un essere umano (anche se "colono" come viene sinistramente sottolineato) passi in secondo piano rispetto alla notizia che cinque pacifisti siano stati arrestati ( perchè sospettati di connivenza con il terrorismo, cosa che De Giovannangeli omette di raccontare)

L’altro articolo si intitola invece "Ma Israele non vuole bloccare gli insediamenti". Trattasi di una intervista che De Giovannangeli fa a Ghassan Khatib, ministro dell’Anp.

L’intervista non è filtrata da alcun commento ma viene anzi permesso al ministro di spargere indisturbato il suo odio per Israele ( seppur il ministro ci venga presentato dal giornalista come un moderato). Inoltre ci sarebbe piaciuto, magari, che venisse offerto anche uno spazio per raccogliere le opinioni di qualche autorità israeliana... tanto per sentire le due campane.



Dice, tra le altre cose il ministro

Smilitarizzare l’Intifada e disarmare le milizie palestinesi è uno dei punti fondamentali del nuovo governo, ma Israele sta vanificando questo impegno


La ripresa delle cosiddette "eliminazioni mirate" e al mantenimento della pratica, condannata dalle convenzioni di Ginevra, delle punizioni collettive. Parlare di negoziato in queste condizioni è alquanto problematico



E’ stata una giornata positiva sulla quale però pesa come un macigno il "no" di Sharon al piano di Pace.

Queste affermazioni non meritano commento alcuno e dimostrano quanto questo ministro sia assai poco "moderato".

E ci rammarichiamo che il giornalista non gli abbia posto alcuna domanda per metterlo in difficoltà ( nemmeno una domanda seria sul terrorismo) e che lo abbia lasciato invece svuotare il suo vergognoso sacco, fatto di falsità e strumentalizzazione.

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