De Giovannangeli e i Protocolli dei Savi di Sion
Il giornalista diffonde l'idea che Bush sia in balia della potentissima lobby ebraica
Testata:
Data: 10/05/2003
Pagina: 13
Autore: Umberto De Giovannangeli
Titolo: Bush: porterò la pace in Medio Oriente
Dopo aver riportato abbastanza obiettivamente i passi più importanti del discorso sul Medio Oriente che George Bush ha tenuto presso un’università della Carolina del Sud, il giornalista De Giovannangeli non si esime dal bacchettare Israele verso la fine dell’articolo.

Parlando dell’imminente missione diplomatica in Medio Oriente di Powell, afferma

Il primo incontro di Powell, quello politicamente più problematico, è quello con Ariel Sharon.
Il giornalista sta chiaramente insinuando che l’incontro con Sharon è quello più "problematico" perchè è proprio Sharon, secondo la visione distorta del giornalista, a non volere la Pace in Medio Oriente!
Secondo una fonte dell’amministrazione
Quale fonte? Chi l’ha dichiarato?
Il premier israeliano confida sul fatto che Bush non eserciterà pressioni eccessive su Israele, soprattutto nel periodo preparatorio alle campagne per la rielezione del 2004
Chiaramente Protocolli di Sion. De Giovannangeli sta sostenendo che Bush, non volendo dispiacere ai potentissimi elettori ebrei americani, si guarderà bene dal pestare i piedi ad Israele, almeno per tutto il periodo di campagna elettorale!

A parte il fatto che l’elettorato americano di religione ebraica è tradizionalmente schierato con il partito democratico e non con quello repubblicano, De Giovannangeli sta qui candidamente sostenendo l’inquietante e purtroppo diffusissima idea per cui il Presidente americano sia in balia delle manovre e dei voleri della "lobby" ebraica !

De Giovannangeli nemmeno immagina che invece tutti gli ebrei del mondo temono, già dall’inizio del conflitto con l’Iraq, che gli Stati Uniti vogliano "risarcire" i paesi mussulmani proprio a spese di Israele.

Di diverso avviso sono Powell e il sottosegretario di Stato per il Medio Oriente William Burns, di ritorno da una missione preliminare nella regione: secondo fonti del Dipartimento di Stato, i due sono certi al 100% che il presidente manterrà l’impegno a portare avanti la "Road Map" a tutti i costi
Leggasi: anche a costo di contrariare i potentissimi ebrei americani
E il discorso del "professor Bush" sembra confortare le loro speranze.
Le speranze di chi? Di Powell e di Burns, o meglio di Umberto De Giovannangeli che teme che il Presidente si faccia strumentalizzare dagli ebrei americani?
Invitiamo i lettori di informazionecorretta.com ad inviare il proprio parere alla redazione de L'Unità. Cliccando sul link sottostante si aprirà una e-mail già pronta per essere compilata e spedita.
lettere@unita.it