Rabbia e menzogne in un titolo a piena prima pagina 15/05/2023
Commento di Deborah Fait
Autore: Zvi Mazel/Michelle Mazel
Rabbia e menzogne in un titolo a piena prima pagina
Commento di Deborah Fait

Meloni:
Zelensky con Giorgia Meloni

Zelensky entra nello studio privato di Papa Francesco che lo accoglie molto cordialmente con un “Grazie per questa visita” stringendo la mano al presidente ucraino che risponde in inglese “E’ per me un onore”. Un incontro importante quello tra Zelensky e Bergoglio perché il Papa potrebbe mediare non tanto per una pace ancora lontana ma almeno per gettarne le basi, affrontando il tema delicato della situazione umanitaria dovuta all’aggressione del paranoico presidente russo. A incontro finito Zelensky ha ulteriormente chiarito le posizioni di entrambi, scrivendo: ”Ho incontrato Papa Francesco cui sono grato per la sua personale attenzione alla tragedia di milioni di ucraini e di migliaia di bambini deportati in Russia”. Un incontro di 40 minuti che si è svolto in un’atmosfera cordiale e amichevole pur con la ferma posizione di Zelensky nel parlare di pace solo dopo che l’aggressore Putin si sarà ritirato dal suo paese. Non si capisce allora la posizione de Il Giornale che in prima pagina pubblica a caratteri cubitali un titolo che sa di menzogna e che nessun’altra testata riporta.

In che modo l'UE sostiene l'Ucraina | Attualità | Parlamento europeo

 “ZELENSKY RESPINGE IL PIANO DI PACE DEL PAPA” .
Perché questo titolo? Cosa significa? Sembra che qualcuno sia molto arrabbiato per l’accoglienza fatta a Zelensky dalla premier Giorgia Meloni, dal presidente Sergio Mattarella, entrambi molto coinvolti. Ha dato fastidio persino l’incontro con il Papa, il quale, per la verità, ha fatto solo chiacchiere e promesse mai mantenute. La rabbia dell’accoglienza al premier ucraino ha portato qualcuno a scavare nel torbido inventandosi addirittura piani di pace respinti, non da uno qualsiasi, ma dal Papa in persona! L’Italia è il paese del pacifismo spicciolo, quello peggiore, quello che esalta l’aggressore e denigra l’aggredito. In questo caso si osanna un assassino cinico, pazzoide e privo di morale come Putin, per oltraggiare le vittime, in questo caso gli ucraini, un popolo che sta dimostrando un coraggio da leone unito a un grande amore per la propria terra . Non si è mai sentito un presidente di una nazione tanto vilipeso come Zelensky. Gli hanno detto di tutto, da pagliaccio, a drogato, a assassino del proprio popolo. Nessun dittatore, nessun despota criminale e assassino è mai stato offeso come il coraggioso presidente ucraino che dall’inizio dell’invasione è unito al proprio popolo. Questo tipo di pacifismo pro assassini ha preso piede in Italia con grande facilità da molti anni e negli ultimi due esprime tutto il suo odio contro la democratica Ucraina, sia a destra che a sinistra. L’unica che è apertamente dalla parte di Zelensky e lo dice in modo chiaro è Giorgia Meloni. In occasione della visita di Zelensky in Italia, oltre alle offese, agli insulti e alle bugie, subentra la rabbia provocata da un accoglienza calda e cordiale. Tutti con Zelensky, l’ultimo eroe di questi tempi in cui molti valori sono andati a farsi benedire.

Immagine correlata

Deborah Fait

"Gerusalemme, capitale unica e indivisibile dello Stato di Israele"