Ecco un esempio di lettera inviata da Federico Steinhaus a Repubblica. Invitiamo i nostri lettori a volersene servire quale esempio.



Repubblica.it è la mia homepage, e la leggo prima che mi arrivi il
quotidiano cartaceo. E spesso comincio la giornata arrabbiandomi per quel
che scrivete.
Oggi, ad esempio, descrivete come milizie anti-israeliane le organizzazioni
terroristiche (definite tali anche dall' UE, per chi fosse antiamericano!)
che hanno le loro basi a Damasco da moltissimi anni, che spesso da qui
pianificano i loro attentati anche suicidi (i due "bravi ragazzi" inglesi ne
sono una nuova prova), e da qui coordinano e finanziano quel che poi avviene
sul terreno. Cioè, spesso, l' uccisione barbara di civili del tutto
innocenti ed estranei alla politica.
I giochetti con le parole, che vengono distorte nel loro significato allo
scopo di mascherare una realtà sgradita a chi scrive e stampa, sono un
espediente subculturale indegno di un quotidiano importante.E si tratta di
cosa ben diversa che esprimere idee contestabili, ma che appunto sono idee,
frutto di ragionamenti (per quanto non condivisibili essi siano) e di
analisi.
Fate dunque lo sforzo di elevare al livello che vi spetta anche il modo di
esprimervi e di riferire le notizie!
Federico Steinhaus


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