Un quotidiano che ci si vergogna a leggere
L'Unità riferisce della morte di un cameraman palestinese. Ma se ne muore uno israeliano questa non è notizia.
Testata:
Data: 21/04/2003
Pagina: 2
Autore: un giornalista
Titolo: Cameraman della TV palestinese ucciso dal fuoco israeliano
L'Unità del 20.04.2003 è a dir poco rivoltante. In un articolo a pag.2 sotto il titolo "Cameraman della TV palestinese ucciso dal fuoco israeliano" scrive che il cameraman è stato "falciato con un colpo alla testa..... un soldato ha preso la mira....lo ha centrato alla testa uccidendolo sul colpo".
Curioso che una altra versione sempre palestinese ma riportata da TELEVIDEO (si veda critica in data di oggi) riferisce - sempre con testimoni affidabilissimi quindi di parte palestinese- che il cameraman era in casa sua affacciato alla finestra. Come mai allora l'Unità, oltre a scrivere che era in strada vicino al carro armato israeliano, ne pubblica anche la fotografia ?
Sarebbe bene che TELEVIDEO, UNITA' & soci si mettessero d'accordo sulle fonti palestinesi che citano. Non si può essere in casa (Televideo) e in strada (Unità) nello stesso momento.
L'assalto dei palestinesi al carro armato che si era fermato per motivi tecnici, viene descritto sull'Unità come ".. sassaiole di giovani palestinesi".
Vien da dire, birichini, con i loro sassolini.
Dedichiamo queste riflessioni a chi non ha avuto nemmeno una segnalazione sui media italiani, pur essendo anch'egli un cameraman ed essendo anch'egli stato ammazzato da una pallottola. Non ha avuto l'onore della citazione perchè si chiamava Lior Ziv, era israeliano e la pallottola che gli ha stroncato la vita a soli 19 anni era palestinese.

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