La sinistra e le sue contraddizioni
Da Israele un punto di vista sulla sinistra italiana di fronte alla liberazione dell'Iraq e alla cattura di Abu Abbas
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Data: 17/04/2003
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Autore: Deborah Fait
Titolo: La sinistra, la guerra e il contradditorio
Questa guerra all'Iraq e la caduta ignominiosa del regime di Saddam hanno cambiato molte cose anche in Italia e una parte della sinistra incomincia a fare l'occhiolino ai vincitori e a dire " non e' che non volevamo la guerra ma....."
Abbiamo avuto un primo sentore del cambiamento ieri sera, 16 aprile, a Porta a Porta, ascoltando i soliti deliri antiisraeliani del supercomunista Oliviero Diliberto.
Dopo aver ripetuto con aria tragica che la politica del Governo israeliano e' "Inenarrabile" ed essersi lasciato trasportare, dopo aver preventivamente assicurato di essere "grande amico" del popolo ebraico, in una serie di stupidaggini antiisraeliane, ha dovuto tacere sconcertato di fronte al contradditorio dei bravissimi Paolo Guzzanti e Magdi Allam.
Paolo Guzzanti gli si e' avventato contro urlando la verita',lo ha zittito elencando le connessioni di Arafat con le Brigate Rosse e il terrorismo internazionale. "Arafat ha sempre mandato armi alle BR, ci sono centinaia di fascicoli a testimonianza in Magistratura !"
Senza pieta' Guzzanti girava il coltello nella ferita accusando i governi italiani di filoarabismo in nome della dipendenza al petrolio.
Diliberto dopo un paio di battutine inutili e deprimenti sull'amicizia del giornalista con Craxi, responsabile della fuga di Abu Abbas, ha preferito fingersi distratto per poi uscire con un'ennesima castroneria " La Siria ha rifiutato Abu Abbas quindi la Siria non e' un paese terrorista come gli americani vogliono farci credere". Non l'avesse mai detto, a un ruggito minaccioso di Guzzanti, ha fatto seguito Magdi Allam, giornalista e inviato della Stampa, che, gentilmente e tranquillamente, ha fatto un crudo e impietoso elenco di tutti i terroristi palestinesi che il regime siriano nasconde e della sua connivenza con hezbollah, organizzazione terroristica filoiraniana, che da decenni bombarda Israele.
A questo punto Oliviero Diliberto, conscio forse della figuraccia, ha preferito il silenzio.
Perche' dico che le cose stanno cambiando? Mai fino a un mese fa sarebbe stato possibile un simile contradditorio, mai un uomo della sinistra, e che uomo, sarrebbe stato ridotto al silenzio da un amico di Israele e da un giornalista arabo.
"Ma come, non c'e' piu' religione, avra' pensato, mi stanno parlando addosso, mi attaccano e nessuno li ferma? Cosa sta succedendo in RAI?"
Chi avrebbe osato dire, fino a un mese fa, che lo stato palestinese non esiste perche' gli stati arabi lo hanno sempre impedito?
Impensabile!
Chi avrebbe potuto ribattere punto per punto a tutte le menzogne antiisraeliane che la sinistra ama divulgare?
Fino a un mese fa gridare "Sharon boia" bastava a mandare in delirio le folle.
Fino a un mese fa le voci di protesta alla politica antiisraeliana della sinistra italiana sarebbero state soffocate da urli e strepiti e magari pugni.
Non e' piu' cosi', finita la pacchia, la caduta della prima dittatura araba sta portando i suoi frutti e si lascia la parola persino a chi dice, senza mezzi termini, che anche Arafat e' un terrorista e che un'altra dittatura araba deve stare in guardia a causa della sua connivenza con assassini palestinesi e filoiraniani.
Che la nuova frontiera creatasi dopo l'11 settembre e realizzatasi dopo la vittoriosa guerra contro Saddam Hussein, si stia facendo sentire anche in Italia?
C'e' da augurarselo per la democrazia, la giustizia e, perche' no, per la Pace che non e' certo il pacifismo della bandiera arcobaleno.