Nuove rivelazioni sul terrorismo palestinese
Le ammissioni dei terroristi che hanno lavorato sotto copertura all'Unrwa
Testata: L'Opinione
Data: 04/04/2003
Pagina: 1
Autore: Dimitri Buffa
Titolo: Le prove delle relazioni pericolose tra l'United Nations Relief and Works
Riportiamo un articolo di Dimitri Buffa pubblicato su L'Opinione venerdì 4 aprile 2003.
Intere aree della Palestina, della Siria e del Libano sono controllate da
varie organizzazioni terroristiche . Se questa non sarebbe di per sè una
novità, lo è invece, almeno parzialmente, il fatto ormai assodato che queste
organizzazioni vivono e prosperano grazie alla complicità di uno dei più
importanti organismi dell'Onu, quello che si dovrebbe occupare di migliorare
la vita dei rifugiati delle guerre mediorientali: l'Unrwa.
Novità relativa anche questa perchè negli scorsi mesi più volte
Israele ha messo sotto accusa la gestione dei profughi da parte dell¹Onu in
Palestina parlando senza mezzi termini di complicità con i terroristi,
dovuta anche al fatto che il personale in loco è quasi tutto arabo.
Ambulanze che trasportano aspiranti suicidi o armi e esplosivo, uffici Onu
trasformati in poligoni di tiro, terroristi latitanti che trovano ospitalità
nei campi profughi o direttamente negli uffici dell¹United nations reliefs
and work agency (Unrwa).
Ma da ieri c'è qualcosa di più: un documento di studio di 38 pagine, diretta
promanazione del ministero della difesa israeliano, in cui sono elencate
anche le ammissioni dei terroristi che hanno lavorato sotto copertura
all'interno dell'Unrwa.
La lente d'ingrandimento di questa inchiesta riservata è focalizzata sulla
figura di un impiegato Unrwa, Nahed Rashid Ahmed Attalah, 38 anni, residente
del paese di Jaballyah, nella striscia di Gaza.
Costui fu arrestato lo scorso agosto di ritorno dall'Egitto con un bel
carico di armi nascosto nella sua macchina targata Onu. Nel 1987 era stato
persino direttore dell'agenzia che si occupa di distribuire i viveri nella
striscia di Gaza. Adesso dopo mesi di interrogatori ha finalmente ammesso di
avere usato i veicoli Onu per trasportare armi e terroristi kamikaze anche
prima che lo beccassero.
Attalah ha detto agli inquirenti israeliani che a lui personalmente fu
ripetutamente richiesto da alti ufficiali del comando di Al Fatah, quindi
alle dirette dipendenze di Arafat, di farli transitare all'interno dello
stato ebraico dentro a veicoli Unrwa, che fino all'inizio della fase più
calda e sanguinaria della seconda Intifada (quella iniziata dopo l'11
settembre 2001) potevano passare dai territori sotto l'egida dell'Anp
praticamente senza controlli. Il resto è facile immaginarselo.
Per l'ennesima volta quindi l'Unrwa si trova sul banco degli imputati degli
imputati. La prima volta fu dopo i primi falsi rapporti sul mai avvenuto
massacro di Jenin nel marzo 2002 (in realtà fu una cruenta battaglia tra
guerriglieri e l¹esercito in cui persero la vita una quindicina di soldati
israeliani e 57 terroristi), poi arrivarono lo scorso novembre le accuse di
alcuni militanti di Hamas e di Tanzim catturati che in seguito hanno
deciso di collaborare con l¹antiterrorismo israeliano.
Uno è Midal Nazal, arrestato mentre guidava un¹ ambulanza dell¹Unrwa.
Fermato ad un controllo veniva trovato in possesso di armi ed esplosivo
trasportati con l¹automezzo delle Nazioni Unite. Dopo i primi interrogatori
in cui si era rifiutato di parlare a un certo punto ha ammesso che non era
la prima volta che usava ambulanze Unrwa per il trasporto di armi e anche
per il recapito di messaggi operativi tra i diversi gruppi terroristici.
Un altro che ha parlato è Ala Hassan, uomo del Tanzim, fermato a Gaza: ha
rivelato nell¹interrogatorio che le scuole per i bambini palestinesi gestite
dall¹Unrwa a Nablus in realtà servono per allenarsi a sparare da parte dei
terroristi locali e vengono anche utilizzate come base per conservare le
munizioni e gli esplosivi. In pratica quei signori nascondono le bombe tra i
loro stessi bambini, infischiandosene altamente di eventuali tragiche
conseguenze.
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