Lettera aperta a Giorgia Meloni e Antonio Tajani 19/01/2023
Di Deborah Fait
Autore: Deborah Fait
Lettera aperta a Giorgia Meloni e Antonio Tajani
Di Deborah Fait

A destra: la Farnesina a Roma

Un suggerimento al nostro governo su chi dirige da sempre le scelte sbagliate della Farnesina.

Ci eravamo entusiasmati troppo presto: in dicembre, per la prima volta in tanti anni, l’Italia aveva votato all’ONU in favore di Israele. Evviva, evviva! Eravamo felici, soddisfatti, finalmente si era rotto l’incantesimo della strega cattiva (i governi di sinistra con grillini al seguito) che voleva un’Italia antisemita, antisionista, antiebraica. Finalmente! Si sa però che non è facile liberarsi di anni e anni di propaganda che hanno fatto dei palestinisti le vittime sacrificali di un Israele crudele. Si sa che i piagnistei di Abu Mazen, le menzogne che racconta al mondo, penetrano nei cervelli di molti come una sorta di anestetico che impedisce ogni ragionamento logico. Infatti, adesso veniamo a sapere che l’Italia, il 17 gennaio 2023, insieme a una novantina di altri paesi, i soliti che si schierano con le dittature più feroci, ha firmato una petizione che dovrebbe pretendere da Israele la revoca della decisione presa contro l’AP, cioè contro quell’Autorità palestinese che finanzia il terrorismo contro Israele.

Abu Mazen: The Temporary Victor, The Permanent Loser
Abu Mazen

Si tratta di circa 40 milioni di dollari che il nuovo governo israeliano ha rifiutato di versare a Abu Mazen per un motivo molto semplice: quei soldi non verranno dati ai terroristi che sono in galera in Israele e alle loro famiglie bensì alle famiglie israeliane colpite dal terrorismo. La giustizia prima di tutto! Il signor Guterres, segretario generale delle Nazioni Unite, è molto preoccupato che agli assassini palestinisti manchi il sostentamento ma, dal voto italiano, pare siano preoccupati anche Giorgia Meloni e Antonio Tajani. Vi stanno tanto a cuore delle belve che ammazzano bambini, che lanciano lastre di pietra, pesanti quintali, in testa a cittadini e ai soldati israeliani che tentano di proteggerli? Vi fanno tanta pena degli assassini che fanno uscire di strada automobili per poi sparare a tutti quelli che si trovano al loro interno? Amate tanto chi per decenni ha fatto saltare autobus pieni di civili, donne e bambini bruciandoli vivi? Cara Presidente del consiglio, caro Ministro degli esteri, non provate orrore per questo voto? Non provate vergogna nel dare il vostro sostegno ai terroristi più feroci, a belve che vanno a braccetto con l’Isis, con Hezbollah, con Al-Qaeda, con Boko Haram? Il mio ottimismo mi fa sperare che quel malaugurato voto sia solo un intoppo nel percorso giusto e onesto che avevate intrapreso e che vi siate lasciati prendere bellamente per il naso dal pietismo peloso dell’Onu, la più grande organizzazione antisemita dalla fine del nazifascismo. Ma il mio pessimismo dice…no non voglio scriverlo, anche se dovrei ricordarvi quanto la Farnesina sia sempre stata una struttura governata da chi era fortemente ostile a Israele. Spero vi riprendiate quanto prima perché voi non siete come quelli che vi hanno preceduto, e capiate che è sempre una cosa ignobile schierarsi con il terrorismo contro un paese democratico, da sempre demonizzato e delegittimato, aggredito da tutti, come è Israele.

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Deborah Fait

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