Il Partito Repubblicano deve liberarsi di Trump 25/11/2022
Analisi di Antonio Donno
Autore: Antonio Donno
Il Partito Repubblicano deve liberarsi di Trump
Analisi di Antonio Donno

La Corte Suprema degli Stati Uniti ha deciso che Donald Trump dovrà  consegnare le proprie dichiarazioni dei redditi a una Commissione della  Camera - Il Post
Donald Trump

Donald Trump è stato ed è la rovina del Grand Old Party (Gop), il Partito Repubblicano degli Stati Uniti, che ha dato alla nazione presidenti, uomini politici e principi che, insieme a quelli del Partito Democratico, hanno fatto grandi gli Stati Uniti, un faro di democrazia e di libertà per tutto il mondo. Ora, l’annunciata presentazione di Trump alle elezioni presidenziali americane del 2024, se dovesse vincere le elezioni primarie, pone un problema vitale per il Partito Repubblicano. La sua base elettorale è in una situazione di enorme imbarazzo. Se Trump dovesse vincere le primarie del Gop, superando il suo probabile avversario, Ron DeSantis, sostenuto da un personaggio di primo piano come Nikki Haley, il popolo americano si troverebbe di fronte a una scelta cruciale. La domanda fondamentale è questa: l’elettorato repubblicano in che misura potrebbe ancora sostenere Trump? Quello che è accaduto durante la sua presidenza e soprattutto il 6 gennaio 2021, con il terribile assalto al Campidoglio da parte di una scatenata accozzaglia di fanatici trumpiani, aizzati dallo stesso presidente, sarà il motivo per volgere le spalle a Trump da parte del suo elettorato? E in che misura?

     Le elezioni primarie del Partito Repubblicano ci diranno se gli elettori repubblicani avranno preso coscienza del pericolo che Trump rappresenta per la democrazia del loro Paese. In caso contrario, la radicalizzazione della gente repubblicana a favore dell’ex-presidente dimostrerà che gli Stati Uniti soffrono di una frattura pericolosa non solo nel loro elettorato complessivo, ma nella stessa concezione della democrazia americana, quella che i Padri Fondatori hanno dato al loro Paese e al mondo intero. Così, il Partito Repubblicano, che incarna una indiscutibile tradizione di democrazia, senso dell’ordine e osservanza dei principi basilari della vita sociale americana, si trasformerebbe in un pericoloso coacervo di radicali anti-democratici, con le conseguenze immaginabili per la democrazia americana.

     A questo punto, se così dovessero andare le cose, è molto probabile che il Partito Repubblicano si scinderebbe in due tronconi. Mai un evento così traumatico si è verificato nella storia del Partito Repubblicano americano. Dalla guerra civile sino agli anni del New Deal il Partito Repubblicano ha rappresentato il cuore politico dello sviluppo economico degli Stati Uniti; in particolare, tra la fine dell’Ottocento e il primo decennio del Novecento, il Gop ha dato un impulso politico formidabile al capitalismo americano, portando il Paese, nel giro di un trentennio, a rappresentare l’economia più florida a livello globale e a diffondere un benessere che ha trascinato milioni di immigrati a trasferirsi negli Stati Uniti e a condividere l’American Dream. Nel secondo dopoguerra, in alternanza con il Partito Democratico, il Partito Repubblicano ha dato un contributo fondamentale alla vittoria americana, e dell’intero Occidente, nei confronti dell’Unione Sovietica a conclusione della Guerra Fredda.

     Oggi, il Partito Repubblicano è in una grave crisi di valori. Gli Stati Uniti sono zoppi, per ora, di un capisaldo fondamentale della propria democrazia. Soprattutto in un momento nel quale la situazione internazionale è in preda a scossoni pericolosi per la stabilità globale. L’aggressività russa in vari scenari della politica internazionale e la progressiva centralità della Cina nel quadro globale rappresentano un intreccio di problematiche politiche, economiche, strategiche che gli Stati Uniti dovranno affrontare, assumendosi responsabilità che dagli anni di Obama hanno abbandonato. In questo quadro così complesso, la presenza di un forte, coeso, affidabile, autorevole Partito Repubblicano è indispensabile per la democrazia americana e per tutto l’Occidente. È, dunque, il tempo che l’elettorato repubblicano, quello di tendenze moderate sempre maggioritarie al suo interno, ripulisca le stanze del Gop dalle squadriglie di eversori che, al seguito di Trump, ne mettono in pericolo la sua stessa esistenza, privando gli Stati Uniti di un punto di riferimento politico che ha dato un contributo essenziale alla democrazia americana e al suo prestigio nel mondo. Le prossime elezioni primarie saranno un momento cruciale per gli Stati Uniti.

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