Giornalisti obiettivi?.che miraggio!
Unico obiettivo dell'articolo: riprodurre una realtà falsata
Testata:
Data: 19/03/2003
Pagina: 1
Autore: Umberto De Giovannangeli
Titolo: Gaza, gli israeliani uccidono una bambina di due anni e altri sette palestinesi
Notizie distorte, omesse, faziose è una consuetudine alla quale siamo ormai
abituati leggendo l'Unità.
Ma questa volta si è davvero superato ogni limite.
L'articolo che riportiamo nei suoi contenuti essenziali non è solo un
manifesto di propaganda antisraeliana, ma un coacervo di informazioni
distorte il cui unico obiettivo è riprodurre una realtà falsata che induce
inevitabilmente il lettore a "parteggiare" per il povero popolo
palestinese, senza dargli l'opportunità di conoscere i fatti e quindi di
avere un'opinione obiettiva.

Una bambina di due anni, un ragazzo di 13 e altri sei palestinesi sono
stati uccisi nella notte tra domenica e lunedì nel campo profughi di
Nuseirat, nella striscia di Gaza, in seguito ad un'aggressione delle truppe
israeliane che sono penetrate nel campo appoggiate da elicotteri d'attacco
e da una trentina di carri armati e mezzi blindati.
Innanzitutto l'incipit dell'articolo è focalizzato soltanto sui morti
palestinesi causati da "un'aggressione israeliana" . Per quale motivo i
soldati sono entrati nel campo profughi di Nuseirat?
Per saperlo dobbiamo quanto meno acquistare un altro quotidiano ed allora
apprendiamo che le truppe israeliane sono entrate alla ricerca di
terroristi, apprendiamo ancora che l'assalto ha incontrato una durissima
resistenza da parte di pericolosi uomini armati ed apprendiamo infine che
alcuni palestinesi hanno fatto scoppiare delle bombe lungo la strada senza
provocare morti (almeno questa volta).
Il generale di Brigata responsabile dell'assalto, Zvika Fogel, ha affermato
che è molto dispiaciuto dei morti palestinesi, eppure i civili palestinesi
non rappresentano mai
l' obiettivo dell'esercito israeliano e solo casualmente e per una
disgraziata fatalità vengono colpiti.

Un'altra operazione dell'esercito di Tel Aviv è stata compiuta anche nella
cittadina di Bet Lahiya, sempre nella striscia di Gaza, dove le truppe
hanno ordinato alla popolazione maschile di età superiore ai 15 anni di
raccogliersi nella scuola.

Cosa è realmente accaduto a Bet Lahiya?
Sempre con l'ausilio di un altro quotidiano veniamo a conoscenza che
nell'area di Bet Lahiya i soldati hanno isolato una zona dalla quale Hamas
lanciava missili Kassam sulle città israeliane.
Il Ministro della Difesa Shaul Mofaz ha affermato che benché l'abilità di
Hamas nel lancio dei missili Kassam si sia ridotta grazie ai ripetuti
interventi dei soldati israeliani, un missile è stato lanciato da Bet
Hanun, un villaggio a nord di Bet Lahiya, colpendo Sderot e danneggiando un
autobus. Altri quattro missili sono caduti senza tuttavia causare danni
perché l'area era disabitata.
Anche due mortai sono scoppiati a Kfar Darom e a Netzarim senza provocare
feriti.

Arrenditi, pensa ai tuoi figli! ? hanno intimato attraverso i megafoni i
soldati occupanti a un militante locale, Mohammad a- Sassafin, secondo
quanto è stato raccontato da alcuni abitanti dell'accampamento, che è
considerato una vera e propria roccaforte di Hamas.
E, naturalmente quanto riferiscono gli abitanti dell'accampamento
trattandosi di "fonti palestinesi" è del tutto affidabile e non ha bisogno
di verifiche!!
Quanto al signor Muhammad Saafen di 34 anni, caduto dal tetto della casa
dalla quale cercava di scappare, non è un "militante" ma un pericoloso capo
della Jihad islamica, responsabile di stragi e atti di terrorismo.

Alla fine trascorse alcune ore, le truppe ebraiche si sono ritirate, ma non
prima di aver demolito l'abitazione di Saafen.
E voilà, le truppe israeliane si trasformano d'un colpo in "truppe
ebraiche"!!
Infine due notizie sulla quali il giornalista glissa.

La polizia ha arrestato tre adolescenti a Rantis in Samaria per il lancio
di pietre sui veicoli in transito sulla strada di Avud. Sottoposti ad
interrogatorio i giovani hanno riferito che stavano facendo una gara:
vinceva chi riusciva a colpire il maggior numero di automobilisti
israeliani.
Ancora. Un altro automobilista è rimasto ferito lunedì sera quando una
bomba è scoppiata vicino alla sua vettura mentre transitava lungo la strada
di Efrat-Tekoa.

Un lettore attento potrebbe chiedersi: perché mai le notizie di israeliani
feriti, uccisi, colpiti vengono costantemente omesse?
Forse per evitare che il medesimo "lettore attento" si accorga che i
palestinesi non sono poi così oppressi ma invece sono molto spesso
pericolosi assassini e terroristi dai quali occorre difendersi?

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