Lettera di Franco Perlasca
Al Museo del Campo di Fossoli la shoah viene equiparata alla situazione in Israele di oggi
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Data: 14/03/2003
Pagina: 1
Autore: la redazione
Titolo: Lettera di Franco Perlasca
Riportiamo una lettera di Franco Perlasca scritta in seguito alla visita del Presidente della Repubblica Ciampi al Campo dei deportati di Fossoli, l'11 marzo 2003.
Campo dei deportati di Fossoli il giorno 11 marzo in occasione della visita del Presidente della Repubblica Ciampi.
All'interno del Museo il 27 di gennaio e' stata aperta una mostra su Giorgio Perlasca, inaugurata dal Presidente della Camera on. Casini. Mostra che terminerà il 31 marzo.
l'11 marzo il cerimoniale della Presidenza della Repubblica mi ha contattato per essere a Carpi onde poter far fare da guida al Presidente Ciampi alla mostra su Giorgio Perlasca.
Cosa che ho fatto.
Nelle sale precedenti la mostra, sui muri sono scolpite frasi dei condannati a morte e degli ebrei che passarono in quel campo, destinazione i campi di sterminio.
Il Comune ha inserito, come scelta ideologica, sopra ogni frase, o meglio sopra ogni riferimento femminile della frase, la foto di una donna araba con il velo.

Il significato è devastante; la shoah viene equiparata alla situazione in Israele di oggi, gli ebrei di allora sono i palestinesi, i carnefici di oggi sono gli ebrei.
Gli ebrei sono i nuovi nazisti.

Siamo all'antisemitismo portato avanti da una istituzione ufficiale, ben più grave e piena di significati di qualche scritta sui muri di qualche "idiota".
Si costruiscono le coscienze dei ragazzi che vanno a visitare il museo ed ove la guida spiega il parallellismo tra la shoah e la situazione dei palestinesi di oggi.
Trovare parole per esprimere il disgusto per tale situazione, è difficile.

spero che queste foto possano uscire sui giornali e venga chiesto conto al comune di Carpi di questo comportamento che offende le coscienze di tutti.

cordialmente

Franco Perlasca
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