Pace ed altro...
Il dubbio che i proclami politici palestinesi di questi giorni non si propongano di cancellare il sottofondo di cieca violenza contro i civili
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Data: 13/03/2003
Pagina: 1
Autore: Federico Steinhaus
Titolo: Pace ed altro...
Leggiamo che il nuovo primo ministro palestinese avrà poteri decisionali in materia di sicurezza interna, che si ritiene possa ottenere il mandato di Arafat per negoziare con Israele, che Arafat ha ribadito in un documento ufficiale che egli persegue il progetto di convivenza pacifica fra uno stato palestinese ed uno israeliano (ma con Gerusalemme capitale del solo stato palestinese...).
Leggiamo che alla data del 6 marzo scorso 30 camion carichi di riso, farina e zucchero sono stati autorizzati ad attraversare il territorio israeliano per portare questi viveri alla popolazione di Gaza; nello stesso periodo non è mai stato sospeso il traffico commerciale diretto a Gaza, in particolare di prodotti agricoli e prodotti per l' agricoltura , e due rappresentanti di Medici senza frontiere hanno potuto visitare la popolazione di Gaza. Ventinove abitanti di Gaza hanno potuto visitare loro parenti rinchiusi in una prigione israeliana. Quasi 10.000 lavoratori palestinesi continuano a lavorare in Israele come pendolari, ed i pescatori possono allontanarsi di 6 miglia dalla costa. 26 palestinesi della Cisgiordania sono stati autorizzati a recarsi in Israele ed all' estero per trattamenti medici, e tre camion di medicinali sono arrivati in quella regione. Altri sei permessi per cure mediche all' estero sono stati rilasciati a residenti di Gaza.

Contemporaneamente (11 marzo) il quotidiano ufficiale palestinese Al Hayat Al Jadida pubblica il seguente articolo:
"Nella mattinata dell' 11 marzo 1978 una donna combattente palestinese, Dalal Mughrabi, ha dato vita ad una leggenda che sarebbe stata narrata per molti anni, quando lei e la sua unità di Fedayin si è infiltrata nella piana costiera palestinese vicino a Tel Aviv (nota: la piana costiera e Tel Aviv sono territorio storico di Israele dal 1948), provocando decine di morti e feriti, dopo aver preso in ostaggio passeggeri israeliani di un autobus che percorreva l' autostrada costiera. Lei e la sua unità hanno aperto il fuoco contro i mezzi militari nelle vicinanze, causando centinaia di feriti fra i soldati di occupazione (nota: erano in territorio israeliano), proprio perché quell' autostrada viene usata frequentemente da veicoli militari che trasportano soldati fra le colonie sioniste nei sobborghi di Tel Aviv (nota: queste "colonie sioniste" sono tutte località storiche di Israele dal 1948). L' esercito, comandato da Ehud Barak, con l' aiuto di carri armati ed elicotteri, ha inseguito l' autobus fino a che fu fermato vicino alla colonia (nota: vedi la nota precedente) di Herzlyia. Ne è seguita una vera battaglia fra dalal e la sua unità e le forze di occupazione (nota: vedi le note precedenti)....
25 anni dopo la morte di questa eroina come Shahida (martire per Allah) molte donne palestinesi stanno seguendo le sue orme ogni giorno. Gli esempi includono Wafa Idris (nota: prima attentatrice suicida) ed Ayyat al-Akhras (nota: seconda terrorista suicida) che hanno compiuto atti da Shahida durante la benedetta Intifada Al Aksa per proteggere la loro patria. La Shahida Dalal Mughrabi deve rimanere uno dei simboli della lotta nazionale palestinese".

Questo articolo, unitamente alla già ricordata intitolazione a terroristi di un torneo ufficiale di calcio giovanile disputato fra varie scuole superiori palestinesi, e ad altri innumerevoli episodi, legittima il dubbio che i proclami politici e le decisioni di questi giorni non si propongano di cancellare il sottofondo di cieca violenza contro i civili, né di accettare se non altro come dato di fatto storico che Israele esista come stato sovrano.