Periscopio 04/10/2022
A cura di Diego Gabutti
Autore: Diego Gabutti
Riprendiamo da ITALIA OGGI di oggi, 01/10/2022, "Periscopio" a cura di Diego Gabutti.

Anna Achmatova
Anna Achmatova

Dobbiamo avere rispetto per le donne iraniane che si tolgono l’hijab e per i russi che fuggono. Le une e gli altri con questi gesti e decisioni rischiano quanto hanno di più caro: la vita, la famiglia, la sicurezza, il lavoro. […] L’Occidente si macchierebbe dell’errore più grave scegliendo di non alzare la voce a fianco d’iraniani e russi in lotta contro i tiranni del XXI secolo. Che minacciano anche noi. Maurizio Molinari, la Repubblica.

A quel che gli specchi riflettono è meglio non pensare. Anna Achmatova, Poema senza eroe.

 Lyman è stata Federazione russa ventiquattro, forse venticinque ore. Dal «Rossija Rossija» di Putin, con le mani poggiate sopra quelle dei quattro governatori amici per sancire la Nuova Russia, alla dance americana ballata con le luci laser dai soldati della Brigata motorizzata che hanno appena liberato la città dell’Alto Donetsk, è trascorso giusto un giorno. Corrado Zunino, la Repubblica.

L’Ucraina ha ricacciato indietro 5.000 soldati di Putin, che si sono dati alla fuga per evitare di essere accerchiati, come ha ammesso anche il ministero della difesa russo. Mauro Evangelisti, il Messaggero.

A poca distanza da Lyman, nella regione di Kharkiv, il 25 settembre è stato colpito dalle forze di Mosca un convoglio umanitario: morte 24 persone tra cui una donna incinta e 13 bambini. il Manifesto.

Alcuni cadaveri sono fusi al sedile dell’auto, sul camion carbonizzato spunta la testa di uno scheletro, un uomo è accasciato accanto a un paraurti divelto, un altro è piegato sul sedile, un altro ha ancora la mano destra sul volante. Una borsa da donna. Un portafogli. Dei trucchi. Una bomboletta spray. I cadaveri dei bambini li hanno portati via in sacchi grigi. Fabio Tonacci, la Repubblica.

A mio parere dovrebbero essere prese misure più drastiche, fino all’uso d’armi nucleari a basso potenziale. Ramzan Kadyrov, Führer ceceno, faccia tonda, grande barba.

Nord Stream, Alessandro Orsini a Cartabianca: «Difficile sia colpa della Russia». Adnkronos.

Ivan Petunin, 27 anni, rapper russo conosciuto come Walkie T, si è tolto la vita per protesta contro la guerra. «Non sono pronto a uccidere», ha detto in un video postato sui social prima di morire e diventato virale in tutto il mondo. unionesarda.it.

Guarda come brillano le stelle sulle spalle. / Sei sicuro di essere solo ora che sei entrato in Telegram? / I servizi ascoltano il tuo telefono oppure no? / Magari ti contano come fossi bestiame? / Esprimi un’opinione e finisci dentro per un reato di pensiero. Stelle, rap del 2016 di Walkie T, rapper russo, e Artem Lojk, rapper ucraino.

Mentre il Pd, con eterna vocazione autolesionista, è alla ricerca di un’identità evaporata, Conte potrebbe – gratuitamente, per usare la parola chiave della sua campagna elettorale – trarre vantaggio da tale smarrimento e prepararsi a lanciare un’Opa sulla «ditta» dei Boccia, degli Orlando, dei Provenzano, degli Emiliano e dei Bettini per fondare un nuovo partito populista e statalista: i Descamisados con pochette. Tutto gratuitamente, con i soldi degli altri. Aldo Grasso, CorSera.

Non credo sia mai accaduto prima che all’indomani d’una pesante sconfitta elettorale, e soltanto pochi giorni dopo avere annunciato le proprie dimissioni, un segretario di partito illustrasse in dettaglio, come ha fatto Enrico Letta in una lettera aperta ai militanti del Pd, l’intenzione di rifondare il suddetto partito. Già solo questa notizia fa un effetto da teatro dell’assurdo, come un marito che proponesse alla moglie d’andare in luna di miele dopo il divorzio. Francesco Cundari, Linkiesta.

La vera preoccupazione del Pd: calano gli aborti. Titolo della Verità (si fa, ogni volta, per dire).

Via la pagina Facebook da 2,4 milioni di fan, via il profilo TikTok. Il ministro degli esteri Luigi Di Maio [esce anche dai social]. repubblica.it

Di scuse nemmeno l’ombra. Nessun ravvedimento, nessun passo indietro. Anzi: Rula Jebreal ha difeso con orgoglio [il suo tweet sul padre narcotrafficante di Giorgia Meloni. «Mi ispiro», ha detto,] «alla stampa degli Stati Uniti, che rifiuta di legittimare attacchi alla libertà di stampa e di parola garantita dalla Costituzione. Difendendo questi principi si è salvata la democrazia Usa». ilgiornale.it

Dopo il flop della Lega, Umberto Bossi ha deciso di dare vita a una formazione «nordista», la prima corrente all’interno d’un partito da sempre monolitico. «Bossi è molto arrabbiato», racconta un leghista. «In tanti lo chiamano per dire che Salvini sta facendo troppi pasticci e così si è sentito in dovere di fare qualcosa». quotidiano.net

Nel segreto dell’urna qualcosa è successo. Qualcuno [non votandolo] ha voluto che Salvini si trovasse in difficoltà perché non ha il coraggio di sfidarlo pubblicamente. Alessandro Sallusti, L’aria che tira.

Votare Tizio e non votare Caio è la più coraggiosa e pubblica delle sfide politiche. C’è chi non lo sa, dunque lo impari, a cominciare dal nome col quale questa procedura è nota: democrazia. Pierpaolo Albricci, Italia Oggi.

Papa Francesco: non si può escludere il rischio di «guerra atomica». […] Bisogna lavorare per «formare una forza per la pace e disarmare la scienza». [Disarmare la scienza?] Luca Kocci, il Manifesto.

 Un allarme che somiglia alle trombe del giudizio. Che cosa sa Francesco? Ispirazione dello Spirito Santo? Renato Farina, Libero.

La percezione della sinistra negli ultimi anni è quella d’una cultura del biasimo concentrata su ciò che non si può fare o non si può dire. Gli anni della contestazione erano portatori di libertà, ora invece la sinistra si è incistata in una soffocante pratica delle buone maniere. Emanuele Trevi (Raffaella De Santis, la Repubblica).

La nostra sinistra, quando non può fare sciocchezze, le dice. Roberto Gervaso.

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