Le preoccupazioni degli israeliani?
Più che legittime! Ma non per Televideo
Testata: Televideo
Data: 11/02/2003
Pagina: 158
Autore: la redazione
Titolo: ISRAELE "SIGILLA" I TERRITORI
Mentre la prima parte dell'articolo è corretta, in quanto si limita a riportare le preoccupazioni, più che legittime, di pericolo di attentati, l'ultimo capoverso merita la nostra attenzione.
"Poco dopo la chiusura dei Territori, le prime due vittime: un militante palestinese ucciso in un rastrellamento a Nablus, e un palestinese armato che si avvicinava a un insediamento ebraico nella striscia di Gaza."
Le due vittime non sono una conseguenza della chiusura dei Territori, come vorrebbe far credere il giornalista. Per la prima non sono sono chiare le circostanze e non viene spiegato il motivo del "rastrellamento", che in realtà è solo la ricerca di potenziali terroristi. La parola rastrellamento ha un impatto molto forte e sinistro ed è usata a sproposito, proprio per far pensare che i soldati israeliani siano paragonabili con i soldati nazisti che rastrellavano la popolazione in maniera indiscrimanata.
Per la seconda vittima, si può solo dire che era armata e che si stava avvicinando ad un insediamento: una circostanza poco rassicurante per gli israeliani. Gli insediamenti, sono agglomerati umani abitati da famiglie, non covi di terroristi, ma questo non viene assolutamente spiegato.

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