Terroristi per difendere "l’onore arabo"
Le dure affermazioni intrise di odio antisraeliano e antiamericano che escono dalla bocca di Rantisi farebbero drizzare i capelli in testa a chiunque ma lasciano pressoché indifferente il giornalista dell'Unità
Testata:
Data: 02/02/2003
Pagina: 13
Autore: Umberto De Giovannangeli
Titolo: Difenderemo l’Islam, migliaia di martiri sono pronti
L'Unità pubblica un’intervista ad Abdel Aziz Rantis.
Chi è Rantisi? Il capo di un partito politico? Il leader di un movimento pacifista?

No, Abdel Aziz Rantisi è il capo di una delle più sanguinarie formazioni terroristiche che operano in Israele e che hanno provocato le stragi più efferate degli ultimi due anni.

E’ colui che ha mandato a morire decine e decine di giovani Kamikaze per annientare il popolo israeliano e che trincerandosi dietro "l’onore arabo e mussulmano" che dice di voler difendere, nasconde la sua vera natura di terrorista.

Eppure ciò che sgomenta maggiormente è che dalla penna del giornalista la parola tabù "terrorista" – sulla quale il quotidiano glissa volentieri in molte occasioni - non compare neppure una volta.

Le dure affermazioni intrise di odio antisraeliano e antiamericano che escono dalla bocca di Rantisi farebbero drizzare i capelli in testa a chiunque ma lasciano pressoché indifferente il giornalista per il quale Rantisi è solo "il leader di Hamas nella Striscia di Gaza" e gli Shahid sono martiri, mai terroristi.



Riportiamo ampi stralci dell’intervista per i lettori di Informazionecorretta.

" I kamikaze come arma segreta, devastante, che l’Iraq intende contrapporre all’invasione americana. A sostenerlo è il vice presidente iracheno Ramadan, ma a teorizzarlo pubblicamente era stato molto prima dell’uscita del numero due del regime di Bagdad, uno che di bombe umane se ne intende: Abde Aziz Rantisi, leader di Hamas nella Striscia di Gaza.

Il vice presidente iracheno ha annunciato che l’arma segreta di Bagdad in caso di un attacco angloamericano saranno i kamikaze

Ed è un’arma pronta a scattare non solo in Iraq ma sull’intero fronte di guerra mediorientale: perché una cosa è certa: se gli americani attaccheranno l’Iraq, altri fronti di guerra si apriranno nella regione e protagonisti di una eroica guerra di resistenza saranno gli shahid, i giovani martiri

Quello prefigurato da Ramadan è solo uno scenario ipotetico o c’è qualcosa d’altro?

Non credo che sia solo un’ipotesi. Non conosco i piani iracheni, ma so che vi sono cellule segrete di shahid costituite per contrastare, dentro e fuori i confini iracheni, una probabile invasione americana. La super potenza USA dovrà fare i conti con la determinazione estrema di quanti non intendono essere colonizzati e soggiogati dall’Occidente e dallo Stato sionista. E l’eroica resistenza del popolo palestinese dovrebbe insegnare qualcosa agli americani.
Feroci terroristi, assurti ad eroi di guerra; pericolosi assassini che provocano vittime innocenti ammirati per la loro "determinazione". Se è comprensibile che il loro "capo" li ritenga eroi è molto più difficile capire perché il giornalista non ribatta puntualmente a queste spregevoli affermazioni.
Cosa dovrebbe insegnar loro?

Gli americani hanno dotato Israele delle armi più sofisticate e devastanti – dai caccia F-16 agli elicotteri Apache, all’artiglieria pesante – con cui i sionisti continuano a distruggere le nostre città e a massacrare la nostra gente. Ma questa schiacciante superiorità militare non ha impedito alla resistenza palestinese di colpire nel cuore dello Stato ebraico e di infliggere al nemico ingenti perdite. Ed oggi non credo che Israele possa definirsi un paese dove regni la sicurezza Su questo gli americani dovrebbero riflettere: stavolta dovranno combattere casa per casa e si troveranno di fronte ad una resistenza che costerà loro perdite molto più ingenti di quanto George Bush immagini.

…….Il Medio Oriente si trasformerà in un nuovo, immenso Vietnam per l’America di George Bush.

Un "Vietnam" che investirà anche i Territori?

Certamente. Non è un mistero che Israele tenterà di utilizzare la guerra contro l’Iraq per invadere la Striscia di Gaza e distruggere la resistenza palestinese
Oltre agli "eroici" palestinesi nella Striscia di Gaza ci sono fabbriche e laboratori nei quali si costruiscono bombe, armi e cinture di esplosivo che sempre "gli eroici" palestinesi utilizzano per seminare morte e terrore. Una puntualizzazione da parte del giornalista in tal senso sarebbe stata opportuna.
I sionisti hanno ottenuto il via libera da Washington, i piani di invasione di Gaza sono già pronti. Ma ad essere pronti sono anche gli shahid. Spesso quando si parla di Gaza si fa riferimento all’inferno. Ebbene le garantisco che questo inferno inghiottirà gli invasori sionisti.

Gli Stati Uniti e Israele sostengono l’esistenza di rapporti operativi tra Hamas, Hezbollah e la rete terroristica di Al-Qaeda.

Questi rapporti non esistono. La resistenza palestinese all’occupazione sionista è nata ben prima dell’entrata in scena di Osama Bin Laden.

Hamas è un movimento autonomo, che affonda le sue radici nella società palestinese e da essa trova la forza e le motivazioni per perseguire l’obiettivo della liberazione della Palestina.



E dal leader iracheno "trova" i finanziamenti per le loro nefande azioni terroristiche!!
Ma lei crede davvero che migliaia di shahid siano pronti a immolarsi per Saddam Hussein?

Non per Saddam Hussein, ma per qualcosa che vale molto di più della vita di un rais: l’onore arabo e musulmano, che americani e sionisti intendono calpestare, riducendo milioni di arabi a schiavi dell’occidente e il popolo palestinese asservito a Israele.
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